Si è svolta oggi a Le Grazie, presso il comando raggruppamento subacquei e incursori (COMSUBIN), la cerimonia di conferimento dei brevetti da palombaro agli allievi del corso ordinario 2023 alla presenza del sottocapo di stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Berutti Bergotto e delle autorità politiche e militari.
I palombari della Marina Militare sono un riferimento unanimemente riconosciuto a livello internazionale nel mondo della subacquea: costituiscono il gruppo operativo subacquei (GOS) di Comsubin, una forza specialistica della Marina deputata alla conduzione di operazioni subacquee complesse e specializzata nella bonifica da mine e da ordigni inesplosi trovati in mare, negli interventi tecnici a quote profonde e nel soccorso e supporto tecnico agli equipaggi di sommergibili in avaria.
Il sottocapo di stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio Giuseppe Berutti Bergotto, ha spronato i palombari affermando “Nell’ultimo decennio, grazie allo sviluppo tecnologico, è incrementata esponenzialmente l’accessibilità ai fondali, ormai veri e propri corridoi strategici. Si tratta di una dimensione nei confronti della quale la forza armata sta dedicando grande slancio e attenzione, mezzi e pregiate risorse di cui voi siete pienamente parte”.
“L’anno da poco terminato ha visto i palombari della Marina impegnati nelle operazioni fuori area a bordo delle unità della squadra navale e nelle attività di bonifica degli ordigni esplosivi in contesti marittimi, portando a termine oltre 230 interventi e neutralizzato ben 12680 ordigni esplosivi residuati bellici da mari, fiumi e laghi - ha detto il contrammiraglio Rossi, comandante del Comsubin - I palombari sono presenti anche in Antartide a supporto delle attività subacquee svolte dai ricercatori dell’Enea e svolgono le loro attività di immersione in molteplici contesti inter ministeriali e inter agenzia su siti d’interesse archeologico o nel prioritario monitoraggio delle condotte sottomarine e delle piattaforme offshore nell’ambito delle operazioni di vigilanza marittima. Questo conferma le elevatissime potenzialità di questa componente della Marina Militare, in un contesto come quello dell’underwater particolarmente attuale e significativo e dove la Marina continua a dotarsi di mezzi tecnologicamente avanzati per monitorare e salvaguardare l’ambiente marino”.