Nave Rimini identifica una mina navale nel Mar Nero

23/07/14

Il cacciamine Rimini, inserito nel dispositivo del Secondo Gruppo Navale di Contromisure Mine della NATO, ha scoperto in Mar Nero una mina ben visibile sul fondo ancora accanto al dispositivo impiegato per il rilascio e l’ancoraggio.

Il ritrovamento, eccezionale per l’assenza di infangamento dell’ordigno e per il collegamento ancora esistente tra esso e l’ancora, ha di fatto costituito un raro evento, anche in considerazione delle condizioni chimico-fisiche del Mar Nero, sensibilmente diverse da quelle del Mar Mediterraneo e tali da influenzare la propagazione del suono in acqua e le prestazioni del sonar di ricerca.

Nave Rimini è stata impegnata nel mese di luglio nell'attività operativa di ricerca e identificazione di ordigni depositati sui fondali marini. Conclusa l’esercitazione multinazionale Breeze 2014, organizzata dalla marina militare della Bulgaria, nel corso delle attività in mare del gruppo NATO che hanno preceduto la sosta nel porto di Costanza (Romania), l’unità - comandata dal tenente di vascello Claudia de Cesare - ha svolto un'attività di ricerca e identificazione di mine posate durante la seconda guerra mondiale nelle acque antistanti le coste della Romania.

L'attività ha assunto, proprio per la vicinanza alla costa e per le rotte di accesso al porto e alle zone interessate da attività locali di pesca, una particolare rilevanza dal punto di vista economico e della sicurezza della navigazione, permettendo alle autorità locali di localizzare ordigni che, seppur non recenti, costituiscono ancora un pericolo concreto.

Le ricerche sui campi minati situati in ambienti marini lontani dalle coste nazionali e la possibilità di cooperare con marine militari alleate rappresentano un’occasione di addestramento per gli equipaggi delle navi militari italiane.

Opportunità che poi giovano ai compiti dual-use come:

ricerca di relitti, di velivoli sinistrati, di beni archeologici
mappatura del fondale marino
operazioni che contribuiscono alla sicurezza della navigazione, come le attività di pesca locali per le quali gli ordigni residuati bellici costituiscono un serio pericolo.

Fonte: Marina Militare