Mercoledì 25 Settembre nei meravigliosi fondali del golfo di Napoli nelle acque prospicienti il porticciolo Santa Lucia all'ombra di Castel dell'Ovo si sono immersi i ragazzi dell'Area Penale di Napoli per una mattinata all'insegna dell'amore per il mare, per l'ambiente e per il riscatto sociale.
Il progetto denominato, Bust Bester Mare Nostrum, ha visto coinvolto il centro di Giustizia Minorile della Campania, l'associazione Archeoclub d'Italia e la Marina Militare con il quartier generale della Marina di Napoli e il locale Nucleo SDAI per la supervisione subacquea ed ha permesso ai ragazzi dell'Area Penale di Napoli di acquisire competenza nelle pratiche di immersione per avere delle opportunità per un futuro inserimento nel mondo del lavoro.
I ragazzi, per la prima volta, hanno supportato un'attività di natura scientifica che darà loro la possibilità di comprendere l'importanza della risorsa geologica, anche dei prodotti di eccellenza del made in Italy.
Il progetto, infatti, ha previsto il posizionamento, in affinamento, nei fondali di Castel dell'Ovo di 450 bottiglie di limoncello underwater per una sperimentazione in collaborazione con l'università Federico II di Napoli dove il liquore resterà per circa un anno a 15 metri di profondità maturando “cullato" dalle correnti marine a temperatura costante al completo riparo dalle fasi lunari e in assenza di luce e ossigeno realizzando un progetto che è stato in grado di unire il sociale alla ricerca scientifica.
Vivo apprezzamento del capitano di vascello Fabio Danese comandante del QGM Napoli: "Al centro del progetto c'è proprio il ragazzo. Attraverso la conoscenza del mare si coniuga una continua e proficua lezione di vita, abituare al rispetto del lavoro, inteso come espressione di energia, crescita ed affermazione di sé".
Presente alla giornata Il comandante logistico della Marina Militare, ammiraglio di squadra Salvatore Vitiello che, prima dell'inizio delle operazioni di sperimentazione, ha salutato tutti gli intervenuti.