Il 16 giugno 2020, rappresentati della Marina Militare e di ASSARMATORI si sono riuniti presso la sede dello stato maggiore Marina, sul Lungotevere delle Navi in Roma, per un importante momento di confronto e coordinamento su temi di attualità e di comune interesse riguardanti la tutela degli interessi nazionali nel dominio marittimo e nello scenario geopolitico del Mediterraneo Allargato. L’incontro - aperto dal saluto del sig. capo di stato maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, alla presenza del presidente di ASSARMATORI, dottor Stefano Messina – si inquadra nell’ambito dei rapporti istituzionali e di collaborazione tra la Marina Militare e il Cluster Marittimo nazionale, che vede il coinvolgimento particolare del comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e del comando in capo della squadra navale.
Attesa la rilevanza della marittimità per la crescita economica e la prosperità del Paese, l’occasione d’incontro ha consentito di sviluppare ulteriormente la collaborazione in un settore strategico – il dominio marittimo - nel quale la Forza Armata è istituzionalmente preposta ad operare, garantendo la sorveglianza e la sicurezza delle vie di comunicazione a tutela degli interessi nazionali a supporto del Sistema Paese quale contributo determinante del Cluster marittimo.
Nella predetta occasione, i rappresentanti del 3° reparto Pianificazione e Politica Marittima dello stato maggiore hanno fornito una panoramica sugli impegni della Forza Armata per il 2020 con un focus sugli aspetti della sicurezza marittima declinata nelle sue tre accezioni ovvero Maritime Security Operations, Maritime Situational Awareness e Maritime Capacity Building. A tal riguardo, è stato approfondito il tema della pirateria marittima e dell’armed robbery nel Golfo di Guinea ed in Oceano Indiano, il concorso della Forza Armata per le attività di formazione nei confronti delle Guardie giurate preposte ad espletare i servizi di antipirateria a bordo dei mercantili nazionali che transitano in aree soggette al rischio pirateria.
Sulla base del concetto che il benessere economico e la pace dipendono dal libero uso del mare e da un adeguato livello di sicurezza delle vie marittime, è stato altresì approfondito anche il ruolo della cellula nazionale di NavalCooperation and Guidance for Shipping (NCAGS) del comando in capo della squadra navale (CINCNAV). L’appena citato Comando, nell’ambito della sua peculiare funzione di interfaccia tra l’organizzazione militare e la comunità mercantile, si pone come segmento di Maritime Security, volto a favorire la cooperazione e lo scambio di informazioni tra la Marina e lo shipping nazionale, al fine di incrementare il livello di conoscenza e consapevolezza dello scenario marittimo, elemento indispensabile per assicurare l’esigenza primaria di difendere le libertà dei mari.
Infine, a cura del comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, sono state illustrate le complesse e delicate dinamiche delle operazioni di Search and Rescue marittime connesse ai flussi migratori nel Mediterraneo centrale, ponendo particolare attenzione all’alveo delle responsabilità e degli obblighi normativi che riguardano i comandanti del naviglio nazionale.
In ultimo, il senso della collaborazione in esame è ancora una volta testimone dell’esemplificazione del Concetto di Sistema Paese, di cui la Marina Militare e il Cluster Marittimo sono vicendevolmente protagonisti e testimoni.