Si è conclusa il 31 maggio scorso, dopo quattordici giorni, l’attività di vigilanza Neptune Shield 22 (NESH 22) condotta dalla NATO con forze schierate dal Mar Baltico, al Mediterraneo.
All’attività ha partecipato anche un gruppo navale italiano costituito dalla portaerei Cavour, con velivoli dell’Aviazione Navale imbarcati, e dalle sue unità di scorta: il cacciatorpediniere Andrea Doria e la fregata antisommergibile Alpino.
La NESH 22 si è posta lo scopo di effettuare Air Policing and Maritime-Based Activity per la sicurezza dell’area NATO e la deterrenza attraverso l’impiego del Carrier Strike Group (CSG) H.S. Truman in Mar Mediterraneo e dell’Amphibious Ready Group (ARG) dell’USS Kearsage in Mar Baltico.
Le forze hanno effettuato attività congiunta ad alta intensità in tutti i campi delle operazioni del dominio marittimo, al fine di incrementare la coesione, l’interoperabilità e la sinergia tra assetti dell’Alleanza.
Nell’ambito della NESH22, per la prima volta, il gruppo portaerei italiano è passato sotto la catena di comando della NATO, che ha esercitato il controllo delle forze coinvolte attraverso il comando del Naval Striking and Support Forces NATO (STRIKFORNATO) che ha sede a Lisbona.
La NESH 22 ha visto l’ampio coinvolgimento di mezzi, forze e centri di comando di 25 paesi NATO e Partner.