Visita delegazione MARFOREUR alla brigata marina San Marco

(di Marina Militare)
14/02/23

Martedì 7 e mercoledì 8 febbraio 2023 una rappresentanza dello United States Marine Corps Forces Europe/Africa (MARFOREUR) ha fatto visita alla brigata marina San Marco.

Gli ufficiali statunitensi sono stati accolti presso il Castello Svevo di Brindisi, sede del comando della brigata marina San Marco, dal contrammiraglio Massimiliano Giuseppe Grazioso, comandante della brigata e della forza anfibia della Marina Militare Italiana.

Dopo il saluto di benvenuto presso la Sala Federico II, la delegazione ha partecipato ad una serie di incontri finalizzati ad illustrare le capacità della componente anfibia italiana.

Al centro degli interventi l’importanza della collaborazione in ambito NATO, le opportunità di addestramento congiunto bilaterale e le prospettive future.

La caserma “E. Carlotto” è stata sede di un’attività dimostrativa curata dal 1° reggimento “San Marco” e dal battaglione Scuole “Caorle” che hanno saputo esprimere al meglio le proprie potenzialità attraverso attività statiche, come la mostra degli equipaggiamenti in dotazione ai Fucilieri di Marina e dinamiche spaziando dalla discesa in barbettone (Fast Rope) e in corda doppia, alle dimostrazioni di combattimento militare corpo a corpo (CMCC), ad attività con munizionamento “Simunition” impiegando le strutture “Twall” in dotazione alla brigata.

Altresì, la visita ha visto coinvolto il gruppo Mezzi da Sbarco, dove la delegazione ha avuto modo di prendere visione e testare le caratteristiche tecniche dei mezzi di superficie ad alta velocità.

La visita dei rappresentanti del MARFOREUR ha evidenziato lo spessore del rapporto in essere con la brigata marina San Marco, reparto specialistico della squadra navale che da sempre orienta le proprie attività attraverso il confronto, costruttivo e pagante, con le forze anfibie e da sbarco dei Paesi esteri.

La valenza di queste occasioni sottolinea e risalta l’interesse insito nella componente anfibia al miglioramento delle proprie capacità specifiche di componente, che solo con il confronto con le altre forze da sbarco e con l’esperienza maturata nei vari teatri operativi e in attività addestrative internazionali è possibile raggiungere.