Da oggi la Task Force Air Šiauliai "Baltic Thunder" è operativa con quattro caccia intercettori e può assicurare la salvaguardia dello spazio aereo di Estonia, Lettonia e Lituania nel contesto dell’operazione NATO “Baltic Air Policing”.
Dopo l'avvicendamento col contingente spagnolo, avvenuto il 1° settembre, col quale l'Italia ha assunto la guida della missione, l'Aeronautica Militare ha raggiunto la piena capacità operativa del servizio d'allarme "scramble", con i piloti pronti a decollare entro 15 minuti dall'attivazione.
I militari italiani, al comando del colonnello Antonio Di Matteo, operano in supporto alla Difesa Aerea delle tre repubbliche baltiche, giovani membri dell'Alleanza Atlantica non dotati di un completo sistema di difesa aerea.
A fianco degli equipaggi di volo opera il personale tecnico di terra, che garantisce l'efficienza dei velivoli, nonché tutto il personale addetto a compiti logistici, amministrativi e di sicurezza, per assicurare il funzionamento autonomo del reparto. Particolare attenzione viene data alle misure di prevenzione del COVID-19, in modo da tutelare la salute del personale coinvolto senza incidere sull'operatività della Task Force Air.
L’Italia partecipa dal 2015 alle missioni di Air Policing della NATO, a favore dei membri dell’Alleanza, nei Paesi Baltici ed in Islanda.
Questa delicata missione esprime la capacità dei Paesi dell’Alleanza, e dell’Italia come membro trainante, di condividere e ottimizzare l’impiego di mezzi, di personale e di professionalità operativa, per salvaguardare lo spazio di sicurezza euro-atlantico, mettendo in atto quello che la dottrina NATO definisce interoperabilità.
Come lead nation l'Italia è affiancata dagli augmentees tedeschi schierati in Estonia presso la base di Ämari.