Le perdite umane ammontano a 73 uomini fra cui un ufficiale; 682 i superstiti raccolti dalle unità di scorta e dalle torpediniere “PN” della 10a Squadriglia prontamente uscite da Venezia.
Fonte: Marina Militare
L’incrociatore corazzato Amalfi (comandante, capitano di vascello Giacomo Riaudo) operante in Alto Adriatico con la scorta delle torpediniere d’altura Calipso e Climene, in appoggio a una formazione di siluranti (11 cacciatorpediniere della 1a e 2a Squadriglia) in crociera di vigilanza, è affondato da un siluro lanciato dal sommergibile germanico UB 14 (operante sotto bandiera austriaca come U 26) comandato dal tenente di vascello von Heimburg.
Le perdite umane ammontano a 73 uomini fra cui un ufficiale; 682 i superstiti raccolti dalle unità di scorta e dalle torpediniere “PN” della 10a Squadriglia prontamente uscite da Venezia.
Fonte: Marina Militare
Ebbene si, ormai siamo abituati ad assistere alla chiusura delle caserme e forse anche un po' a seppellire la lunga storia dei reparti, un fenomeno che però non cancella i ricordi. È toccato anche...
Il pollo al forno, come previsto, si era dimostrato all’altezza della sua reputazione, consolidando, ove ce ne fosse stato bisogno, l’indiscussa maestria culinaria di Gastone, capo...