Già dai primi mesi del 1900 l’ammiraglio Bettòlo, nel corso del suo primo ministero (14 maggio 1899-24 maggio 1900) aveva incaricato il direttore del Genio Navale Vittorio Cuniberti di progettare una nave da battaglia rapida, da riprodurre in quattro esemplari, che nell’insieme delle caratteristiche potesse tecnicamente, e per quanto possibile economicamente, soddisfare le esigenze operative di maggior rilievo della Regia Marina.
Completati i piani di due coppie di unità (con altrettanto lievi differenze tra di loro), tra il 1901 e il 1903 vennero impostate, ed entrarono in servizio nel 1907-1908 dopo il solito lungo periodo di costruzione e allestimento, le quattro corazzate Vittorio Emanuele, Regina Elena, Napoli, Roma, ancor oggi ricordate come tra le più belle unità della Regia Marina.
Equilibrio delle caratteristiche, perfezione tecnica dello scafo di acciaio ad alta resistenza, qualità marine, furono le doti fondamentali di queste navi che realizzarono in pieno i concetti ispiratori del progetto benché, in relazione all’economia fatta sul dislocamento, esse furono da alcuni considerate, più che navi da battaglia, come grandi incrociatori corazzati od incrociatori da battaglia. Costruita nell’Arsenale di Spezia con impostazione sullo scalo il 27 marzo 1901, fu varata il 19 giugno 1904.
Fonte: Marina Militare