Il mezzo corazzato tedesco Nashorn (rinoceronte) fu uno dei più importanti cacciacarri utilizzati nel secondo conflitto mondiale.
Secondo i tecnici costituì una sorta di passaggio fra “il classico cannone da 88 mm autotrainato ed i successivi cacciacarri pesantemente corazzati”1.
Da sottolineare che lo stesso scafo usato per il “Rinoceronte” servì per creare il semovente d’artiglieria Hummel con bocca da fuoco da 150 mm.
L’industria bellica tedesca nella Seconda guerra mondiale, globalmente, fabbricò circa 494 Nashorn e più di 700 Hummel.
Il Nashorn nacque, sostanzialmente, dalla necessità di avere un Panzerjager in grado di contrastare in maniera ancora più efficace i carri armati sovietici (in particolare il T-34 e il KV-1).
Il mezzo tedesco venne sviluppato e impostato intorno al 1942 su uno scafo “ricavato” dai carri armati medi Panzer III e IV. Tuttavia, lo scafo aveva una collocazione differente, dato che l’impianto propulsivo fu trasferito anteriormente.
Il sistema di movimento dei cingoli era quello del carro IV, con 8 piccole ruote per parte, e 4 tendicingolo superiori, anch’essi da ogni parte.
La disposizione del cannone (da 88 mm) era in casamatta aperta superiormente e sistemata nella zona posteriore dello scafo. La protezione della casamatta era notevolmente meno spessa rispetto a quella dello scafo e non oltrepassava i 10 mm di spessore.
Tuttavia, la bocca da fuoco venne ritenuta – secondo i tecnici del tempo – la più potente della categoria (fra quelle in produzione).
Il mezzo corazzato presentava delle criticità: difficoltà di manovra e lentezza sul terreno, malgrado l’impianto di appositi cingoli larghi per l’utilizzo su fango e neve; scarse possibilità di spostamento della bocca da fuoco in senso orizzontale e una carente protezione per l’equipaggio.
Il veicolo venne inizialmente chiamato Hornisse (calabrone); poco tempo dopo, però, fu rinominato Nashorn (sembra per volere di Hitler).
Il battesimo del fuoco per il cacciacarri tedesco avvenne nella battaglia di Kursk (5 luglio- 23 agosto 1943), e si distinse.
Nel corso della guerra il mezzo venne assegnato ai battaglioni pesanti controcarro; il Nashorn operò su quasi tutti i teatri bellici (in particolare fronte orientale e Italia).
Da ricordare che il 6 marzo del 1945 un Nashorn riuscì a mettere fuori combattimento un carro armato (pesante, ndr) statunitense M26 Pershing – a Niehl in Germania – a una distanza di quasi 270 metri.
Il veicolo, in seguito, fu “rimpiazzato” dal cacciacarri Jagdpanzer V Jagdpanther.
Il Nashorn pesava 24 tonnellate. La lunghezza era di 8,44 m, larghezza 2,95 m e altezza 2,65 m.
Il mezzo corazzato poteva contare su un equipaggio di 5 uomini.
L’altezza da terra 40 cm. La velocità massima era di 42 km/h. La potenza motore era di 296/300 CV.
Lo spessore della corazza frontale era di 30 mm, mentre quella laterale di 20 mm.
L’armamento era costituito da 1 cannone da 88 mm e mitragliatrici da 7,92 mm.
1 Cfr. C. Falessi e B. Pafi, Il Nashorn, in Storia Illustrata n°148, 1970, p.111
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