I mezzi corazzati italiani: il semovente da 75/18

(di Francesco Sisto)
19/08/24

Il semovente da 75/18 fu un importante cannone semovente italiano (realizzato dall’Ansaldo) impiegato nella Seconda guerra mondiale. I principali utilizzatori del mezzo furono Il Regio Esercito e l’Esercito tedesco.

Il mezzo fu ideato e progettato intorno al 1941, entrò in servizio agli inizi del 1942 e globalmente furono costruiti più di 400 esemplari. Il veicolo venne realizzato montando l’Obice da 75/18 modello 34 sugli scafi dei carri armati M13/40, M14/41 o M15/42.

L’armamento era composto - oltre al pezzo di artiglieria in casamatta leggermente spostato per non dover cambiare l’assetto di guida (il posto del pilota era a sinistra) – da una mitragliatrice Breda da 8 mm nella parte superiore dello scafo in funzione antiaerea e anti-fanteria. È bene precisare che la versione sullo scafo del M15/42 si differenziava dalle precedenti per il motore e benzina “al quale il nostro Comando ha peraltro, di regola, preferito sempre il motore diesel probabilmente per ragioni di sicurezza e perché più difficilmente soggetti ad avarie”.1

Il semovente venne usato dal Regio Esercito nella campagna del Nordafrica e nell’invasione alleata della Sicilia (Operazione Husky) e si distinse. Infatti, in particolare in Nordafrica il mezzo corazzato italiano – grazie alla sua bocca da fuoco – fu in grado di forare i carri armati del British Army (vedi articolo I carri armati per fanteria: il “Valentine”).

Inoltre, il semovente da 75/18, per via della bassa torretta, era più difficile da individuare rispetto ai carri armati e, pertanto, un bersaglio meno facile per l’artiglieria dei mezzi nemici.

Dopo l’armistizio del 1943, un discreto numero di semoventi da 75/18 furono requisiti dall’Esercito tedesco. I tedeschi impiegarono, nel corso del conflitto, il mezzo prevalentemente sul fronte italiano.

Il semovente da 75/18 aveva una lunghezza di 4,915 m, larghezza 2,280 m, altezza 1,850 m e pesava 13,1 tonnellate.

La corazzatura era 30 mm (scafo), 25+25 mm (sovrastruttura), 25 mm (laterale) e 15 mm (posteriore). L’armamento era composto da un obice 75/18 Modello 34, mitragliatrice Breda da 8 mm o da 6,5 mm.

Motore: SPA V8 diesel e SPA V8 benzina (ultime versioni), potenza da 123 a 195 CV. La velocità massima era 32/34 km/h.

Il mezzo corazzato poteva contare su un equipaggio di 3 uomini.

1 P.F. Cazzani, Il semovente da 75/18, in Storia Illustrata n°178, 1972, p.138

Foto. web