Il sommergibile tedesco U-48 nella Seconda guerra mondiale ottenne importanti successi e record: il battello, durante i suoi due anni di servizio attivo, riuscì ad affondare ben 51 navi (50 mercantili e una da guerra) per un totale di circa 299.477 e 1.060 tonnellate. Inoltre, danneggiò 4 mercantili per un totale di circa 27.877 tsl.
Tutte queste imprese furono realizzare in 12 missioni di guerra durante la battaglia dell’Atlantico.
Il sommergibile apparteneva agli U-Boot tipo VII. È bene precisare che i battelli tipo VII furono gli U-Boot più usati durante il conflitto, e ne furono realizzati più di 700. L’U-48 faceva parte del gruppo VIIB.
Il mezzo venne impostato nel cantiere navale di Kiel il 10 marzo del 1937, varato l’8 marzo 1939 e consegnato alla Kriegsmarine il 22 aprile 1939.
All’inizio della guerra, l’ammiraglio Karl Donitz descrive così la situazione: “Il Regno Unito dipendeva in tutto dai trasporti via mare, che riguardassero cibo, materie prime o lavorate, equipaggiamenti militari. L’unica missione della Kriegsmarine era quella di interrompere questo flusso e le comunicazioni marittime.
Era chiaro che l’obiettivo non avrebbe potuto essere raggiunto costruendo una flotta di superficie e con essa sconfiggere la Royal Navy, mentre ciò che serviva era un attacco rapido e potente; solo gli U-Boot erano in grado di raggiungere questo risultato, penetrando nelle principali aree attorno alle isole britanniche, anche a lunga distanza.
Quando la guerra con il Regno Unito diventò realtà nel settembre del 1939, la nostra marina dovette cambiare armi e metodi e modificare notevolmente il programma delle costruzioni navali. Solo le più grandi unità di superficie vicine al completamento furono mantenute, mentre quelle in progetto furono sostituite sugli scali sottomarini. Tenendo conto che prima dell’inizio delle ostilità la produzione era tra 2 e 4 U-Boot al mese, in seguito fu deciso di arrivare a una media tra i 20 e i 25”1.
Secondo gli strateghi tedeschi, se la Kriegsmarine fosse riuscita a inabissare più navi mercantili di quanto i cantieri britannici avessero potuto fabbricare, il flusso di di vitali rifornimenti sarebbe scemato così da rendere impossibile la continuazione della guerra, costringendo i britannici a chiedere un armistizio. Tale opportunità fu molto vicina quando le forze armate del Terzo Reich riuscirono a piegare mezza Europa e – di fatto – la Germania fu in grado di estendere il proprio controllo marittimo.
L’impero britannico si reggeva sui trasporti che giungevano dai paesi alleati e neutrali e ovviamente dalle sue colonie sparse nel mondo; per contrastarli la Marina da Guerra tedesca utilizzò numerosi sommergibili, in gran parte appartenenti al tipo VII.
Il primo comandante dell’U-48 fu il tenente di vascello Herbert Schultze (foto), e faceva parte della 7° flottiglia sommergibili quando scoppiò il conflitto. In cinque missioni di guerra, dal settembre del 1939 alla primavera del 1940, il battello tedesco affondò 15 mercantili per un totale di circa 109.074 tsl. Maggiore fra i bastimenti distrutti fu la petroliera francese Emile Miguet (14.115 tsl).
Il 20 maggio del 1940 Schultze cedette il comando del sommergibile al capitano di corvetta Hans Rudolf Rosing; il battello sotto Rosing provocò l'affondamento di 12 navi per un totale di oltre 60.000 tsl.
Terzo comandante dell’U-48 fu il tenente di vascello Heinrich Bleichrodt, che fra il settembre del 1940 e il dicembre del 1940 affondò tredici mercantili e lo sloop britannico Dundee (1.060 tonnellate). Il 17 dicembre 1940 Schultze riprese il comando del battello; in tre missioni dal dicembre 1940 al giugno del 1941 l’U-48 silurò dieci navi per un totale di circa 60.635 tsl.
Nel luglio del 1941 il battello venne assegnato 26° flottiglia sommergibili e vi rimase fino al marzo del 1942; nell’aprile dello stesso anno fu inviato presso la 21° flottiglia e divenne battello-scuola fino all’ottobre 19432. Poco tempo dopo fu dismesso presso Neustadt in Holstein.
Il 3 maggio del 1945 venne autoaffondato nella baia di Lubecca.
L’U-48 aveva un dislocamento di 753 tonnellate in superficie (857 in immersione). Le dimensioni erano 66,50 x 6,20 x 4,74 m. La potenza era 2800-3200 CV (diesel) e 750 CV (elettrico).
Autonomia: 8700 miglia (10 nodi in superficie) e 90 miglia (4 nodi in immersione).
L’armamento era costituito da 5 tubi lanciasiluri da 53,3 cm, 14 siluri, 1 cannone navale da 8,8 cm e 1 cannone antiaereo C/30 da 20mm.
Il battello poteva contare su un equipaggio di 40/56 uomini più 4 ufficiali.
1 J. P. Delgado, Storia dei sottomarini. La guerra subacquea dalle origini ai tempi nostri, LEG, Gorizia, 2014, p.210-11
2 Cfr. A. Fraccaroli, Il sommergibile U-48, in Storia illustrata n°205, 1974, p.80
Foto: UK Government / Bundesarchiv