Il generale Anders, eroe di Montecassino

12/07/24

Wladyslaw Albert Anders nacque l'11 agosto 1892 a Krosniewiece-Blonie, nell’attuale voivodato di Łódź, nella Polonia centrale, da genitori di origine baltico-tedesca. Si diplomò al liceo di Varsavia studiando, successivamente, ingegneria civile all’università Tecnica di Riga.

Appassionato sportivo, giocava a tennis, sciava e soprattutto andava a cavallo. Da giovane, all’inizio della carriera militare, praticò anche il ciclismo, ma a partire dal 1924 dovette rinunciarvi in quanto attività non consona al grado raggiunto nell’esercito. Nel maggio 1926 l’allora colonnello Anders guidò la squadra polacca in un concorso ippico internazionale a Nizza, portandola alla conquista della Coppa delle Nazioni.

Durante la prima guerra mondiale prestò servizio come ufficiale nel 1º reggimento lancieri Krechowiecki dell'esercito russo. In qualità di ufficiale della cavalleria russa partecipò a diverse battaglie contro i tedeschi, soprattutto nella Prussia orientale, dimostrando coraggio e capacità di comando. Per meriti e atti di valore (ferito più volte) ricevette diverse decorazioni russe fra le quali l’Ordine di San Giorgio, l’Ordine di San Vladimiro, l’Ordine di Sant’Anna e l’Ordine di San Stanislao.

Dal settembre 1917 Anders prestò servizio nell’ esercito polacco. Partecipò alla guerra contro la Russia come comandante del XV reggimento di cavalleria di Poznań. Dopo la guerra fu inviato a Parigi per proseguire gli studi per altri due anni presso l’École supérieure de guerre.

Durante il colpo di stato del maresciallo Józef Piłsudski , del maggio 1926, Anders, si schierò contro Piłsudski, a favore di Stanisław Wojciechowski, legittimo presidente dello stato. Piłsudski, apprezzando le doti personali e militari di Anders, il 1° gennaio 1934 lo nominò generale di brigata.

Quando la Germania nazista invase la Polonia il 1º settembre 1939 combatté inizialmente contro i tedeschi (guidò la brigata di cavalleria Novogrodek vicino al confine polacco con la Prussia orientale) e poi contro l'Armata Rossa dopo l'invasione della Polonia del 17 settembre.

Fu fatto prigioniero dalle forze sovietiche (foto), successivamente trasferito nella prigione della Lubjanka a Mosca e rilasciato a seguito del patto Sikorski-Majski firmato il 30 luglio 1941.

Dopo l’attacco tedesco alla Russia il 22 giugno 1941, che vide anche la fine della prigionia del generale Anders (4 agosto 1941), la Polonia che faceva parte dei nuovi alleati, richiese la liberazione dei cittadini polacchi deportati in Siberia nel periodo 1939-1941 e la possibilità di formare un esercito polacco sul territorio russo. Il gen. Władisław Anders fu nominato comandante delle forze militari polacche in Unione Sovietica il cui quartiere generale fu situato a Buzuluk nella regione dell’Oremburg-Volga.

Anders era sotto costante pressione da parte del regime sovietico per mandare immediatamente in battaglia le truppe polacche ma resistette a questa richiesta convinto che i suoi uomini sarebbero stati mandati in combattimento solo dopo essere stati adeguatamente addestrati ed equipaggiati.

Il contingente polacco continuò a crescere con l'arrivo di altri polacchi e divenne noto come “Armata di Anders”. Nel gennaio del 1942 il contingente fu trasferito nelle Repubbliche asiatiche dell’Unione Sovietica: Uzbekistan, Kazakistan e Kirghizistan ed il Quartier generale fu ubicato a Jangi-Jul, tra Samarcanda e Taskent. Diffidente nei confronti di StalinAnders si battè per trasferire le truppe fuori dai confini sovietici al fine di cercare di sottrarre l’Armata polacca al controllo delle autorità comuniste e di sopperire alla mancanza di cibo e armamenti. Così, tra marzo e luglio del 1942, le truppe polacche furono trasferite nell’attuale Iran, a Pahlevi e Teheran, e addestrate per combattere. Furono evacuati anche i civili al seguito. Circa 41.000 soldati e 74.000 civili attraversarono il Mar Caspio dal porto di Krasnowodsk o in treno. Il contingente venne denominato ufficialmente 2° corpo polacco e nel marzo del 1943 proseguì la preparazione nel nord dell’Iraq, dove i soldati vennero istruiti sulle tecniche di guerra in montagna e, successivamente, trasferite in Palestina.

Fra i polacchi che Anders riuscì a evacuare dall’Unione Sovietica si trovavano numerosi bambini e ragazzi in età scolare. Anders era convinto che questi giovani dovessero ricevere un’adeguata istruzione e che non si potesse permettere che un’intera generazione crescesse più o meno analfabeta.

La lungimiranza di Anders lo portò a creare, al seguito dell’esercito polacco, apposite scuole che consentirono ai giovani interessati di intraprendere o riprendere gli studi già prima della fine delle attività belliche. Si trattava di scuole di vario ordine e grado, dalle elementari alle medie superiori, con corsi accelerati di preparazione agli esami di maturità. Anders seguiva personalmente l’attività didattica, convinto della sua vitale importanza: visitava le scuole, incontrava ragazzi e insegnanti, e si adoperò affinché, malgrado le grandi difficoltà, le scuole organizzate dal comando dell’esercito disponessero di manuali, dispense e libri in lingua polacca

L’organizzazione del 2° corpo polacco comprendeva la 3a divisione di fanteria dei Carpazi, la 5a divisione di fanteria Kresowa, la 2a brigata corazzata Warzszawa e vari elementi di supporto. Nel dicembre 1943 il 2° corpo d’armata polacco arrivò in Italia e fu inquadrato nell’8a armata britannica.

Nelle battaglie di Montecassino, Anders si rese subito conto che lo sforzo che avrebbe dovuto compiere il suo esercito era enorme. Però sapeva di poter contare su uomini altamente motivati, dopo le esperienze nei campi di lavoro e nelle prigioni sovietiche, ed era consapevole che una vittoria a Montecassino avrebbe potuto equivalere ad una rivincita per l’intera Polonia, occupata ed umiliata dalla Germania e dall’Unione Sovietica e “avrebbe coperto le armi polacche di gloria”.

Il tenente generale Wladyslaw Anders non era solo un eccellente comandante con uno spiccato senso della strategia e tattica, ma era anche un eroe nazionale per i suoi concittadini polacchi, sia soldati che civili, e faceva del suo meglio per curare i loro interessi.

Il 2° corpo polacco ed il generale Anders divennero una guida per tutti i polacchi che erano stati privati della loro patria sia durante la guerra sia dopo la fine del conflitto bellico, soprattutto per coloro che decisero di non tornare e accettare il nuovo governo comunista.

Decorato per i meriti acquisiti nella seconda guerra mondiale con le più alte onorificenze polacche e straniere, Anders morì il 12 maggio 1970 per complicazioni cardiache e i postumi delle ferite riportate in battaglia.

Dopo un servizio a Londra in cui ex soldati e polacchi in esilio gli resero omaggio, fu sepolto accanto ai suoi soldati caduti in Italia nel cimitero militare polacco di Montecassino come da egli richiesto.

AL

Foto: web