La Força Expedicionaria Brasileira in Italia durante la seconda guerra mondiale (prima parte)

24/06/24

Il Brasile partecipò alla seconda guerra mondiale con un contingente composto da 25.834 uomini e donne. La FEB (Força Expedicionária Brasileira) combatté al fianco degli alleati nelle ultime due fasi della Campagna d’Italia (rottura della Linea Gotica e offensiva Alleata su quel fronte).

Nel 1939 il Brasile assunse una posizione di neutralità sottoscrivendo la Dichiarazione di Panama in cui si affermava la neutralità nella guerra dei paesi del Nord e del Sud America, l’esclusione dei sottomarini dei paesi belligeranti dai porti delle Americhe, istituzione della zona di sicurezza panamericana nelle acque entro 300 miglia nautiche su entrambi i lati delle Americhe ad eccezione del Canada e delle colonie e possedimenti europei, proibizione dell'attività navale belligerante nella zona.

Inoltre nella conferenza di L’Avana tenutasi dal 21 al 30 luglio 1940 si giunse all’accordo che qualsiasi attacco da parte di uno Stato non americano contro l'integrità o l'inviolabilità del territorio, la sovranità o l'indipendenza politica di uno Stato americano venisse considerato un atto di aggressione contro tutti gli Stati americani.

La decisione di rompere le relazioni politiche con i paesi dell’Asse fu presa dal governo brasiliano nel gennaio del 1942 a causa dell’inizio della guerra sottomarina tedesca e italiana nelle acque territoriali brasiliane.

Dal febbraio all’agosto 1942 la Germania affondò 20 navi brasiliane e ciò portò, il 22 agosto dello stesso anno, alla dichiarazione di guerra del Brasile contro Germania, Italia e Giappone.

(Pianificazione della composizione della Forza di Spedizione Brasiliana – 1942)

Questo l’organigramma che avrebbe dovuto assumere la FEB, articolata su un corpo d’armata e tre divisioni.

I preparativi si rivelarono più complicati del previsto.

Fu previsto un primo periodo di istruzione a Rio de Janeiro della durata di 27 settimane ma si presentarono alcune difficoltà come lo scarso spirito di corpo e la poca esperienza della truppa limitata quasi esclusivamente al contrasto di forze irregolari all’interno del Brasile e le forze armate necessitavano di una sostituzione della dottrina militare francese con quella statunitense.

In un primo momento l’impiego era previsto in Nord-Africa e l'addestramento non prevedeva nessuna formazione sul combattimento in climi freddi e su terreni montuosi. I materiali dovevano essere forniti dagli Stati Uniti in base al Lend Lease Act e gli ufficiali dovevano effettuare un tirocinio presso lo U.S. Army Staff College.

(Organizzazione definitiva della FEB)

(Organizzazione della 1ª divisione di fanteria divisionale)

A seguito della dichiarazione di guerra, l’opinione pubblica si mobilitò per l’invio di una forza di spedizione in Europa per contribuire alla sconfitta del nazifascismo ma solo dopo due anni iniziò il trasferimento di truppe in Italia.

Il 2 luglio 1944 si imbarcò sul General Mann (foto) il primo contingente di 5000 uomini della FEB diretto in Europa. Un secondo gruppo di militari composto dal 1° e 3° gruppo tattico (dieci mila unità) partì da Rio de Janeiro il 22 settembre ancora una volta con la nave General Mann comandata dal gen. Cordeiro De Farias e con il General Meigs sotto il comando del gen. Olimpio Falconieri Da Cunha scortati dall’incrociatore brasiliano Rio Grande do Sul, dall’incrociatore statunitense Memphis e dai cacciatorpediniere americani Trumpter e Cannon. Un terzo contingente partì il 25 novembre con il General Meigs (comandante col. Mario Travassos) scortato dall’incrociatore americano Omaha, dall’incrociatore brasiliano Rio Grande do Sul e dal cacciatorpediniere brasiliano Marcilio Dias. Gli ultimi uomini partirono il 9 febbraio 1945 con il General Meigs (comandato dal tenente colonnello Ibà Jobim Meirelles) scortato dai cacciatorpediniere brasiliani Mariz e Barros e Greenhalgh (americano) e dall’incrociatore statunitense Marblehead.

Il 16 luglio 1944 al porto di Napoli approdarono le prime truppe brasiliane che trascorsero alcune settimane sotto al supervisione americana. Dopo lo sbarco in Italia, la FEB dovette affrontare una serie di sfide logistiche che misero alla prova l'adattabilità delle truppe sotto il comando del generale Joao Batista Mascarenhas de Moraes. Le avverse condizioni geografiche e climatiche, unite all'inesperienza sul terreno europeo, hanno richiesto soluzioni alternative. Si palesarono diverse problematiche tra le quali la mancata ricezione dell’armamento individuale, collettivo e di artiglieria da parte delle truppe, incompatibilità della lingua portoghese con quella degli alleati, l’addestramento individuale ancora non concluso, uniformi inadeguate, manuali della nuova dottrina americana non ancora del tutto disponibili.

La FEB, nel Teatro di Operazioni del Mediterraneo, fu posta sotto il IV corpo d’armata (del generale Willys Crittenberger) della 5ª armata (del generale Mark Clark) appartenenti al XV gruppo d’armate comandato dal maresciallo Alexander.

A cobra está fumando” tradotto “il serpente sta fumando” (immagine apertura), alludeva ironicamente all’affermazione dell’epoca, ossia che “è più facile che il serpente fumi la pipa che il Brasile entri in guerra in Europa”.

(continua)

AL

(Si ringraziano il col. Jauro Francisco da Silva Filho e il magg. Ricardo Santos de Queiroz Junior)

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Foto: Government of Brazil / web / U.S. Navy / Arquivo Nacional