La corazzata Bouvet fu un'importante nave da guerra della Marine nationale. Faceva parte di un gruppo di cinque corazzate (le altre erano Charles Martel, Jauréguiberry, Carnot e Masséna) che furono costruite in risposta alla classe Royal Sovereign della Royal Navy.
La classe Royal Sovereign fu la conseguenza del Naval Defence Act approvato dal Parlamento britannico il 31 maggio del 1889. Londra – con questa legge – diede il via al Two-power standard. Questa dottrina costituì l’architettura della politica navale britannica per i due decenni successivi.
È bene ricordare che le unità navali da battaglia francesi di fine XIX secolo erano definite cuirassés chavirables (corazzate facili a capovolgersi). Questo era dovuto all’eccesso di pesanti sovrastrutture sulle navi da battaglia francesi del periodo.1
La corazzata Bouvet fu ideata e progettata nel 1893 nei cantieri navali di Lorient. In seguito, venne varata nella primavera del 1896 ed entrò in servizio attivo nell’estate del 1898.
La nave da battaglia francese trascorse gran parte della sua carriera in tempo di pace, e durante questo periodo il mezzo fu impegnato prevalentemente in manovre di addestramento ed esercitazioni.
La corazzata navigò molto nel Mar Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico e svolse anche missioni di “rappresentanza”. Infatti, prese parte a manifestazioni e cerimonie in onore dei sovrani di Italia e Spagna.
Nell’ottobre del 1912, la nave da battaglia – insieme ad altre unità – effettuò delle esercitazioni, come parte del 3° squadrone da battaglia, nel Mar Mediterraneo.
La corazzata Bouvet, con l’inizio del primo conflitto mondiale, fece da scorta ai convogli di truppe dall’Algeria alla Francia. Svolse anche numerose missioni di pattugliamento.
La Triplice Intesa, nel dicembre del 1914, iniziò a pianificare di forzare e sfondare le difese turche a guardia dello stretto dei Dardanelli.
Il 20 dicembre del 1914, la Bouvet giunse a Tenedos (Turchia) per mettersi agli ordini dell’ammiraglio Emile Guépratte.
La Francia e il Regno Unito – nel febbraio del 1915 – furono in grado di formare una flotta di 16 navi da battaglia (4 corazzate della Marine nationale e 12 corazzate della Royal Navy). L’obiettivo per gli anglo-francesi era in sostanza quello di porre fine alle difese ottomane e, così, dare la possibilità alle navi di entrare nel Mar di Marmara e cercare di attaccare direttamente Costantinopoli (Istanbul).
Il 19 febbraio del 1915 iniziarono le operazioni navali nei Dardanelli (parte della campagna di Gallipoli) e la corazzata Bouvet bombardò le difese costiere ottomane che proteggevano l’ingresso dello stretto.
Il 18 marzo del 1915 navi francesi e britanniche furono in grado di effettuare un altro attacco allo stretto. Le navi della Marine nationale – al comando di Guépratte – erano Suffren, Bouvet, Charlemagne e Gaulois.
La Bouvet, durante i combattimenti, venne colpita più volte e subì seri danni. In seguito, la nave ricevette otto colpi di grosso calibro dall’artiglieria ottomana. L’ammiraglio Guépratte ordinò di ritirarsi… tuttavia la corazzata francese colpì una mina navale e, nel giro di un minuto, si capovolse e affondò (perirono più di 600 uomini).
La corazzata francese Bouvet aveva un dislocamento di 12200 tonnellate. Le dimensioni erano 122,4 x 21,4 x 8 m. L’apparato motore era composto da 3 motori a vapore a tripla espansione su 3 eliche alimentate da caldaie Belleville; potenza 14000 CV. La velocità era di 18 nodi (33 km/h).
L’armamento era composto da cannoni da 305 mm, da 274 mm, da 138 mm, da 100 mm, da 47 mm e 37 mm. Inoltre, la nave era costituita da tubi lanciasiluri da 450 mm e mine navali.
Corazzatura: Cintura 120-400 mm, torrette 370 mm, torre di comando 320 mm e ponte 70 mm.
La corazzata poteva contare su un equipaggio di circa 700 uomini.
1 Cfr. A. Fraccaroli, La corazzata Bouvet, in Storia Illustrata n°164, 1971, p.145