Ottanta anni fa volgeva al termine la Battaglia di “El Alamein”, glorioso accadimento bellico che si colloca in un vasto scenario di battaglie decisive della Seconda Guerra Mondiale, che contribuirono ad aprire la strada, a pochi mesi di distanza dagli eventi, alla definitiva avanzata degli Alleati in Europa.
Furono tredici i giorni nei quali i paracadutisti si batterono, strenuamente, al fianco delle divisioni “Ariete”, “Littorio”, “Pavia”, “Brescia”, “Bologna”, “Trento” e “Trieste”. Un costo altissimo, soprattutto per la divisione “Folgore”: quando finalmente il 4 novembre le armi tacquero, a ricevere l’onore delle armi furono poche centinaia di soldati.
Per l’occasione, il capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Pietro Serino, si è recato ad El Alamein per commemorarne l’Anniversario e preservare la memoria di quella che è stata una delle battaglie più importanti della Seconda Guerra Mondiale. Il generale Serino, nel suo saluto, ha sottolineato: “Oggi è per me un assoluto onore prendere la parola in un luogo sacro, come sacri sono tutti i luoghi ove riposano le spoglie mortali dei Soldati d’Italia. L’emozione è fortissima perché siamo in una località che ho tante volte immaginato leggendo e studiando la lunga campagna dell’Africa Settentrionale, dove combattè, non me ne voglia nessuno, la componente più moderna dell’Esercito Italiano di 80 anni fa. E combattè senza sfigurare al fianco degli alleati del tempo e talvolta imponendosi sugli avversari. La Storia ha voluto che tutti i contendenti di ieri, siano oggi amici ed alleati per la difesa della libertà e della dignità umana, che costituiscono l’eredità lasciataci da tutti i combattenti di allora, indistintamente. A questi nostri commilitoni, che qui riposano, diciamo grazie perché sono per noi esempio e guida nell’affrontare il nostro Dovere, nello svolgere il nostro Servizio.”
L’Esercito ha ricordato la Battaglia di El Alamein anche in Italia, a Pisa, alla presenza della Medaglia d'Oro al Valor Militare, tenente colonnello Gianfranco Paglia, del comandante delle Forze Operative Nord, generale di corpo d’armata Salvatore Camporeale, e del comandante del comando militare della Capitale, generale di corpo d’armata Rosario Castellano.
Presso il circolo unificato del Centro Addestramento Paracadutismo, si è tenuta la presentazione del fumetto “Mancò la fortuna non il valore”, curata dal generale di brigata Matteo Paesano dell’Ente Editoriale per l’Esercito. L’opera, realizzata da Marco Trecalli, offre al lettore l'opportunità di rivivere in un fumetto alcuni istanti accanto ad eroi "normali" di quei giorni “straordinari”, descrivendo storie di coraggio, di abnegazione, di sacrificio estremo, che seguono un excursus temporale e spaziale coerente, in cui gli eventi sono legati da un sottile filo rosso: l'analisi dell'animo del Soldato Italiano, la narrazione delle varie forme di coraggio e, soprattutto, dell'amicizia e della solidarietà che lega gli uomini in battaglia.
Sempre a Pisa, presso la caserma “Gamerra”, si è svolta la cerimonia per la Festa della specialità paracadutisti che ha visto la partecipazione delle massime autorità locali, dei rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e di numerosi familiari e amici della brigata paracadutisti “Folgore”.
Nel corso dell’evento è stata conferita la Croce d’Argento al Merito dell’Esercito alla Bandiera di Guerra dell’8° reggimento genio guastatori paracadutisti “Folgore” con la seguente motivazione: “Prestigioso reggimento, intervenendo tempestivamente nella fase iniziale e più acuta di una grave emergenza epidemiologica, riusciva a garantire un decisivo soccorso alla popolazione prodigandosi con altissimo senso del dovere a supporto della struttura commissariale e delle autorità civili. Chiaro esempio di ferrea determinazione, straordinaria efficienza e sincero altruismo provvedeva alla realizzazione, in tempi ridottissimi, di postazioni di controllo e di presidi vaccinali mobili. Animato da eccezionale spirito di anbegazione effettuava, con solenne rispetto, il trasporto dei feretri dei cittadini deceduti. Italia settentrionale, febbraio 2020 – novembre 2021.”
Il generale di corpo d’armata Camporeale, nel suo intervento, ha evidenziato “come l’ispirazione e l’esempio che i paracadutisti di oggi debbono seguire per raggiungere il più elevato grado di efficienza, organizzazione e professionalità si possano individuare nelle gesta compiute tra le sabbie di El Alamein, dove migliaia di uomini si sono opposti fino all’estremo sacrificio, con una caparbia ed eroica resistenza a forze numericamente e tecnologicamente soverchianti”.
La battaglia incarna uno dei momenti più nobili e simbolici della Storia Militare, come traspare dalle parole della Medaglia d'Oro al Valor Militare, tenente colonnello Alberto Bechi Luserna: “Fra sabbie non più deserte son qui di presidio per l’eternità i ragazzi della Folgore, fior fiore di un popolo e di un Esercito in armi. Caduti per un’idea, senza rimpianto, onorati nel ricordo dello stesso nemico.”
A tutti i paracadutisti, che concorrono con il loro operato all’affermazione del prestigio dell’Esercito e del Paese, formuliamo i più fervidi auguri di sempre maggiori fortune.