La 132a brigata corazzata “Ariete” dell’Esercito Italiano ha compiuto oggi ottantatré anni di storia. L’anniversario è stato ricordato questa mattina presso la caserma “Mittica” di Pordenone, sede della grande unità, durante la cerimonia dell’alzabandiera svoltasi in forma ridotta a causa dell’attuale situazione epidemiologica e alla quale hanno preso parte anche le rappresentanze dell’Associazione Nazionale Carristi d’Italia e dell’Istituto del Nastro Azzurro.
Il vice comandante dell’Ariete, colonnello Pierluigi Lodola, dopo la lettura dell’ordine del giorno del comandante della brigata, generale Roberto Banci, nel suo intervento ha sottolineato il significato dell’odierna ricorrenza, invitando a conservare il culto della storia e a valorizzare le tradizioni del passato. Un commosso pensiero è stato quindi rivolto ai Caduti e a quei soldati che, negli anni, sono rimasti feriti per assolvere al proprio dovere e tenere fede al sacro Giuramento all’Italia.
Costituita come divisione a Milano, il 1° febbraio 1939, l’Ariete è stata protagonista nelle vicende della Seconda Guerra Mondiale, distinguendosi per valore e tenacia in numerosi episodi bellici, come la conquista di Tobruk e la seconda battaglia di El Alamein. Il valoroso comportamento tenuto durante il lungo ciclo operativo in Africa Settentrionale, dal febbraio 1941 al novembre 1942, fece sì che l’Ariete fosse l’unità dell’Esercito Italiano con il più alto numero di citazioni nei bollettini di guerra del comando supremo. Dopo il quasi totale annientamento, la divisione venne ricostituita il 1° aprile 1943 e si distinse particolarmente nella difesa di Roma dalle truppe nazi-fasciste.
Dal 1949 il comando dell’Ariete è a Pordenone, divenendo uno dei più significativi esempi di felice connubio tra la collettività locale e la comunità militare. Dal termine del secondo conflitto mondiale, l’Ariete ha vissuto varie riconfigurazioni, fino all’attuale livello brigata, posta alle dipendenze del Comando Forze Operative Nord, disponendo, oggi, di sette reggimenti e un reparto comando dislocati prevalentemente nell’area friulana, ed è stata impegnata in operazioni, tanto all’estero quanto in territorio nazionale.
Saldamente legata al territorio locale e vicina alla popolazione, l’Ariete ha sempre contribuito, in occasione di calamità naturali, alle operazioni di soccorso e di ricostruzione. Dal Vajont, nel 1963, alle recenti alluvioni che hanno interessato la pianura Padana, dal terremoto in Friuli del 1976 agli eventi sismici del 2016 nell’Italia centrale e fino all’attuale supporto sanitario e logistico fornito per l’emergenza causata dal COVID-19; numerosi sono stati gli interventi effettuati dai militari della brigata, che hanno sempre garantito al Paese, con professionalità e dedizione, il loro contributo.
Altrettanto significativa anche la partecipazione delle sue unità ad operazioni, in concorso alle forze dell’ordine, per la sicurezza sul territorio nazionale. In particolare “l’Ariete” continua ad operare nell’operazione “Strade Sicure” con le proprie unità impiegate in diverse zone d’Italia.