Terminata nei giorni scorsi l’esercitazione Dacian Strike 24, che ha visto lo schieramento della multinational division South-East nelle aree addestrative di Smardan e Capu Midia in Romania e di assetti tratti dal forward land force battle group schierato a Novo Selo in Bulgaria.
L’attività a fuoco, svolta in uno scenario di combattimento convenzionale ad alta intensità (warfighting), ha coinvolto in territorio bulgaro una sezione di artiglieria terrestre disposta su 3 obici semoventi PZH 2000, con lo schieramento di un joint fire and effects team a Smardan (JFET), composto da ufficiali di collegamento d’artiglieria e da team JTAC (joint terminal attack controller) multinazionali.
Il compito assegnato al JFET è stato quello di guidare sul terreno i velivoli alleati, di coordinare e controllare lo spazio aereo, testando, per la prima volta, le capacità di supporto di fuoco mediante l’utilizzo del protocollo “ASCA 7” (artillery system cooperation activity) da parte di un operatore proveniente dal comando artiglieria di Bracciano.
Un team di osservatori del fuoco schierati a Novo Selo ha partecipato all’attività controllando l’accuratezza del tiro degli obici semoventi. Gli effetti dell’azione di fuoco sul terreno sono stati verificati direttamente dal comandante della divisione Rumena, generale di divisione Dorin Toma, e l’intera esercitazione è stata trasmessa in live streaming sugli schermi posti all’interno della base di Smardan.