Ha avuto luogo, presso Palazzo Pralormo, sede del Circolo Unificato del comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, una conferenza internazionale sulla formazione che ha posto una lente di ingrandimento sulle nuove realtà formative all’interno della Forza Armata.
All’evento hanno partecipato gli addetti militari esteri dell’Esercito accreditati in Italia, presenti nelle ambasciate dislocate a Roma, associati nel c.d. “Circolo Verde” e quelli dei Paesi che hanno allievi ufficiali e ufficiali frequentatori dei corsi presso l’Accademia Militare e la Scuola di Applicazione. Presenti anche qualificati rappresentanti dello stato maggiore della Difesa, dello stato maggiore dell’Esercito, del comando per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito e dell’Accademia Militare.
La delegazione, composta dagli addetti militari provenienti da 17 Paesi, è stata accolta dal comandante dell’Istituto di Formazione, generale di corpo d’armata Stefano Mannino, che, dopo aver dato il benvenuto a tutti i partecipanti, ha sottolineato l'importanza di un approccio cooperativo alle attività di formazione militare, in quanto, in un mondo sempre più interconnesso e complesso, per affrontare le sfide globali alla sicurezza e migliorare l’interoperabilità, la capacità di risposta congiunta deve adattarsi rapidamente alle minacce emergenti in continua evoluzione.
Nel corso dei lavori la delegazione ha avuto modo di approfondire la conoscenza dei percorsi formativi in atto presso l’Accademia Militare e la Scuola di Applicazione. Particolare attenzione è stata posta sulle sfide e sulle opportunità derivanti dal progresso tecnologico, sulla potenzialità dell’e-learning: il Portale Multimediale dell’Esercito Italiano, sulle peculiarità della Scuola di Applicazione, da iniziale Istituto di formazione ad attuale polo multifunzionale.
Durante la permanenza a Torino gli addetti militari si sono recati anche presso la Caserma “Monte Grappa”, sede del comando brigata alpina Taurinense - attualmente impiegata con i propri reparti in Libano nell’operazione Leonte XXXV.