Esercitazione pluriarma in scenario warfighting per incrementare la capacità di operare in ambiente montano

(di Stato Maggiore Esercito)
07/04/21

Si è concluso nei giorni scorsi, presso il poligono militare di Pian dell’Alpe in Val Chisone, con un’esercitazione pluriarma, un intenso ciclo addestrativo in uno scenario warfighting in ambiente montano.

L’attività addestrativa è stata strutturata prevedendo un modulo dottrinale e concettuale, condotto in collaborazione con il centro di competenza tattica del COMFORDOT che ha sviluppato un corso a domicilio basato sul processo di pianificazione per minori unità, volto a incrementare la capacità di pianificazione dei comandanti di plotone.

Il successivo modulo di addestramento “live” ha visto le Truppe Alpine dell’Esercito condurre un’esercitazione nell’ambito delle operazioni tattiche offensive, volta a migliorare le capacità di combattimento in montagna, anche con il supporto degli elicotteri del 34° distaccamento permanente “Toro” di Venaria Reale (TO), dipendente dal 4° reggimento Aviazione Esercito “Altair” di Bolzano, nella ricerca di una sempre maggiore integrazione e sviluppo di procedure congiunte, al fine di implementare il concetto di “combined arms”, fondamentale nel mountain warfare. In tale contesto, in una area di esercitazione preventivamente posta in sicurezza anche con l’impiego dei tiratori scelti del 3° alpini, la squadra soccorso del reggimento eliportata ha condotto la stabilizzazione e l’estrazione di un ferito simulato.

L’esercitazione ha visto, tra l’altro, la presenza del nucleo antiterrorismo della Polizia di Stato per il Piemonte e la Valle d’Aosta, interessato nel quadro delle normali collaborazioni con le Forze dell’Ordine competenti per territorio.

L’evento esercitativo si è svolto nel pieno rispetto delle norme sanitarie vigenti adottando tutte le misure previste per il contenimento dell’epidemia da COVID-19.

L’attività ha così testato la capacità di pianificare e condurre azioni cinetiche in uno scenario mountain warfare. Un’occasione addestrativa rilevante che ha permesso agli alpini del 3° Reggimento di incrementare le competenze di aeromobilità, di soccorso e di sniping in un ambiente complesso e non permissivo come quello montano.

È infatti proprio attraverso la conoscenza della montagna, ambiente nel quale tradizionalmente operano le Truppe Alpine dell’Esercito, che i soldati del “Susa” riescono a mantenere una costante ed aggiornata capacità di operare a favore della collettività anche in ambienti difficili e in condizioni estreme.