Nell’ambito delle attività di approntamento delle forze, la 132^ brigata corazzata “Ariete” ha condotto, con il coordinamento del comando Forze Operative Nord, l’esercitazione “Tempra d’acciaio”, che nasce dalla volontà di incrementare l’output addestrativo dei reparti della grande unità da combattimento, aumentando il livello di complessità della funzione operativa Comando e Controllo (C2) sia in fase di pianificazione sia di condotta, in bianco e a fuoco, con le unità dipendenti schierate sul terreno nell’area addestrativa del Cellina-Meduna.
La complessa esercitazione, condotta nella stessa fase di un medesimo attuale scenario operativo, che vedeva la brigata corazzata in un’operazione offensiva ex. Art. 5 della NATO, scaturisce dalla federazione di tre attività addestrative di diversa tipologia: Command Post Exercise (CPX) del comando brigata, “Demetra 1/24” e “Artemide 1/24”, rispettivamente a lead 32° reggimento carri e reggimento Lancieri di Novara (5°).
In tale ottica sono state condotte attività esercitative “a fuoco” di livello plotone e “in bianco” sino a livello gruppo tattico impiegando tutti gli assetti della brigata (cavalleria corazzata e di linea, fanteria pesante, artiglieria, genio) al fine di esercitare fino ai minimi livelli l’interazione fra le diverse funzioni operative e “allenare” le procedure tecnico-tattiche delle varie componenti combat, combat support, combat service support ed assetti enablers in concorso (EW, IMINT, AVES).
L’esercitazione è stata condotta con estremo realismo e ha visto la Task Force del 32° reggimento carri e del 5° reggimento Lancieri pianificare e condurre rispettivamente un’attività tattica offensiva a seguito del forzamento di un ostacolo naturale, ricercando il contatto con le unità meccanizzate avversarie consolidate a difesa, al fine di attaccarle per degradare e neutralizzare le loro capacità operative e attività di ricognizione a protezione dello sforzo principale.
L’esercitazione “Tempra d’acciaio” è stata un’opportunità addestrativa di assoluto rilievo che ha dato, al comando brigata e ai reparti della grande unità da combattimento corazzata della forza armata, la possibilità di consolidare e migliorare le capacità di operare e condurre operazioni militari in qualità di multinational brigade HQ e di forward land forces.
All’attività ha assistito il comandante della brigata “Ariete”, generale di brigata Domenico Leotta e anche il comandante della 7^ brigata corazzata francese, gen.b. Philippe L. Le Carff.