Martedì mattina, presso la Biblioteca Militare Centrale di Palazzo Esercito, alla presenza della Bandiera di Guerra dell’Esercito, del sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Gaetano Zauner, del sottufficiale di corpo dello SME, primo luogotenente Giuseppe Carvelli e dei rispettivi comandanti di corpo, 24 sergenti neo-immessi in ruolo hanno prestato Giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana.
I nuovi sottufficiali, 22 uomini e 2 donne, provengono dal 24° corso di aggiornamento e formazione professionale per graduati immessi nel ruolo sergenti e sono in servizio presso diversi Dipartimenti, reparti e uffici dello stato maggiore dell’Esercito (SME) e del comando delle forze terrestri – comando operativo Esercito (COMFOTER COE).
Nel corso della cerimonia, che si è svolta nel rispetto delle misure per il contrasto alla diffusione del virus SARS CoVid-19, il generale Zauner ha sottolineato come “il Giuramento rappresenta un impegno nei confronti del Paese e dell’Istituzione che avete scelto di servire” – guardando i giurandi ha poi ricordato loro – “State prestando Giuramento davanti alla Bandiera di Guerra dell’Esercito che rappresenta l’intera tradizione della Forza Armata. Vi invito a riflettere sulla solennità della formula di Giuramento che rappresenterà per voi un viatico sia nella vita professionale sia nella vita quotidiana”.
Il momento più importante della cerimonia è stata la lettura della formula del Giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana da parte di ciascuno dei sergenti, in forma individuale, al cospetto della Bandiera di Guerra dell’Esercito.
Il giuramento è un “vincolo personale” che impegna ciascun cittadino che presta un servizio per lo Stato e, per il personale delle Forze Armate, costituisce una delle condizioni che devono realizzarsi per acquisire definitivamente lo status di militare. Esso trova collocazione normativa nell’articolo 621 del Codice dell’Ordinamento Militare, e la sua formula è la seguente: “Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere Istituzioni”.
La Bandiera di Guerra dell’Esercito Italiano è stata consegnata il 3 novembre 1996 dall’allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, alla vigilia della ricorrenza della Festa delle Forze Armate, con decreto del 6 marzo 1996. Essa è decorata di 4 Croci di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia, 2 Medaglie d’Oro al Valor Militare, 3 Medaglie d’Oro e 1 d’Argento al Valor Civile, 2 Medaglie d’Oro e 1 d’Argento al Merito Civile, 1 Medaglia d’Oro al Merito della Croce Rossa Italiana, 1 Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica, 1 Medaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento Protezione Civile.