La città di Ascoli Piceno, dal 2 al 5 maggio si è trasformata in un palcoscenico a cielo aperto per accogliere il 71° raduno nazionale dei bersaglieri, un evento che ha visto la partecipazione di circa 12.000 cappelli piumati per festeggiare anche il centenario dell’associazione nazionale bersaglieri. Tutti sono stati animati da un profondo spirito bersaglieresco che ha avuto come protagonista, per quanto riguarda la componente militare in servizio, l'8° reggimento bersaglieri.
Nei quattro giorni del raduno, il reggimento è stato protagonista con la sua pluridecorata Bandiera di Guerra, la compagnia d’onore e la storica fanfara. In particolare, oltre alle numerose cerimonie istituzionali, i bersaglieri dell’8° reggimento hanno saputo entusiasmare tutti gli ospiti con un’esecuzione magistrale del saggio ginnico-militare, con una realistica dimostrazione delle procedure tecnico-tattiche della specialità bersaglieri e con i classici caroselli della fanfara che hanno animato costantemente i migliaia di “bersaglieri” giunti ad Ascoli.
La giornata conclusiva di questo storico raduno è stata caratterizzata da una cerimonia solenne alla presenza del presidente del consiglio, Giorgia Meloni, del sottosegretario di Stato per la Difesa, sen. Isabella Rauti, del capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Carmine Masiello, e del segretario generale della Difesa, generale di corpo d’armata Luciano Portolano nonché “decano” in servizio della specialità bersaglieri.
La manifestazione ha avuto inizio con una parata militare che ha percorso le principali vie della città, con i bersaglieri che, indossando i tradizionali cappelli piumati, hanno marciato al ritmo veloce delle loro fanfare. L'abilità e la rapidità dei fanti piumati in marcia hanno affascinato la folla che ha gremito le strade per assistere a questo spettacolo di disciplina e tradizione militare. Nei vari interventi delle autorità religiose, civili e militari partecipanti alla “corsa” conclusiva del raduno, è stata sottolineata più volte l'importanza dei bersaglieri nel contesto della Difesa italiana e quanto sia emblematica la figura del Fante di La Marmora nella cultura tricolore.
Il raduno appena conclusosi non è stato solamente una celebrazione di un corpo militare storico, ma ha rappresentato un simbolo del continuo impegno che i bersaglieri di ieri e di oggi, unitamente a tutto l’Esercito Italiano, hanno profuso e profondono tutt’ora alla nostra Nazione.