Il capo di SME incontra i cappellani militari

(di Stato Maggiore Esercito)
01/10/24

Questa mattina, al circolo ufficiali dell’Esercito “Pio IX” di Roma, il capo di stato maggiore dell'Esercito, generale corpo d'armata Carmine Masiello, e l'ordinario militare per l’Italia, s.e. monsignor Santo Marcianò, ricevuti dal sottocapo di stato maggiore dell’Esercito, generale corpo d'armata Salvatore Camporeale, hanno incontrato una rappresentanza dei cappellani militari di tutta Italia per un breve momento di confronto.​

Monsignor Marcianò, nel suo intervento, ha evidenziato il ruolo del cappellano militare, fondamentale per il supporto agli uomini e alle donne dell'Esercito in quanto la sua presenza all’interno delle caserme si pone come segno autentico di libertà, di rispetto, di benevolenza e di servizio verso tutti, potenzia la tranquillità e l’armonia dell’ambiente, per cui la stessa convivenza umana raggiunge forme più elevate di decoro e di solidarietà.

Il capo di SME, nel salutare i sacerdoti, ha sottolineato così l’importanza della figura del cappellano militare quale punto di riferimento e sostegno per tanti soldati: “Siamo fortunati perché lavoriamo a stretto contatto coi giovani, sono loro a darci la forza. Il compito dei comandanti, con il supporto dei cappellani militari, è quello di mantenere viva la fiamma dei valori che arde dentro ogni soldato, è questo che rende forte la nostra Istituzione. Possiamo addestrarci quanto vogliamo, usare tutte le tecnologie in nostro possesso, ma se non siamo forti dentro come comunità non andremo da nessuna parte. Vi chiedo di tenere vivi la fede e i valori del mondo militare e siate vicini ai nostri soldati e alle loro famiglie. Il vostro ruolo umano e professionale è fondamentale ed è una conferma della nostra specificità”.​