Nuovo comandante alla "Taurinense"

(di Stato Maggiore Esercito)
13/09/21

Si è tenuta nei giorni scorsi presso la caserma “Monte Grappa” la cerimonia di avvicendamento al comando della brigata alpina “Taurinense”, nel corso della quale il generale di brigata Davide Scalabrin ha ceduto il comando al parigrado Nicola Piasente, ritornato alla Taurinense dove ha servito fino al 2018 come comandante del 3° reggimento alpini.

Contestualmente è stato celebrato il rientro degli uomini e delle donne della grande unità dell’Esercito Italiano dalla missione in Libano, conclusa lo scorso 4 agosto. Presenti alla cerimonia il comandante delle truppe alpine, generale di corpo d’armata Claudio Berto, le massime autorità civili e militari di Torino e il Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini.

Nel corso dei tre anni del suo mandato, il generale Scalabrin ha guidato la “Taurinense” attraverso delicati impegni nazionali ed internazionali, segnati in buona parte dalla pandemia da Covid-19. Fin dalle prime fasi dell’emergenza, infatti, le unità della brigata, come disposto dal ministro della Difesa Guerini, sono state impegnate a supporto delle Istituzioni civili in numerose attività: dal trasporto e distribuzione dei dispositivi sanitari, alla sanificazione di ospedali e case di cura, dall’impiego di team medici in favore della popolazione alla realizzazione di Drive Through Difesa per il campionamento dei tamponi e allestimento di centri vaccinali. Un impegno che ha determinato la concessione della Croce d'Argento al Merito dell'Esercito al reggimento logistico “Taurinense”.

In ambito internazionale, a partire dallo scorso febbraio, il comando brigata con il reggimento Nizza Cavalleria (1°), il reggimento logistico “Taurinense” e il battaglione “Saluzzo” del 2° reggimento alpini, sono stati impiegati in Libano nell’ambito della missione UNIFIL, forza di interposizione delle Nazioni Unite schierata nel sud della “Terra dei cedri”.

La delicata missione ha richiesto da parte della brigata una rimodulazione efficace per la gestione delle diverse attività operative, sia nel supporto alle Lebanese Armed Forces (LAF), sia nell’attività di monitoraggio del cessate il fuoco tra Libano ed Israele, anche durante i difficili momenti di crisi e instabilità nell’intera area mediorientale.

È inoltre proseguito l’impiego dei soldati dell’Esercito nell’operazione “Strade Sicure” in diverse località italiane, a cui si è aggiunto il supporto al territorio in occasione di calamità naturali come i devastanti incendi in Abruzzo o le alluvioni occorse in Piemonte nell’ottobre 2020 che hanno portato all’operazione “Luto”, dove gli alpini della “Taurinense” hanno cooperato con le unità di protezione civile dell’Associazione Nazionale Alpini. Team specialistici del 32° reggimento genio guastatori hanno operato incessantemente nella rimozione di centinaia di residuati bellici esplosivi, tra i quali merita menzione quello individuato nel novembre 2019 in via Nizza a Torino.

Accanto agli impegni operativi, sono proseguite senza sosta le attività addestrative di specialità, tra cui quelle legate al mountain warfare, ossia alla capacità di muovere ed operare in ambiente montano e in condizioni climatiche particolarmente proibitive. Complesse esercitazioni come la “Laran 2019” e la “Maira 2020” hanno testato efficacemente il coordinamento e la interoperabilità tra le diverse specialità dell’unità in ambiente tattico ad alta intensità.

In tale contesto sono state inoltre condotte le esercitazioni di protezione civile come la “Vardirex” e “Altius”, realizzate per verificare e migliorare costantemente il coordinamento fra le varie Istituzioni in occasione di calamità naturali e incidenti in quota.

“Avete operato senza risparmio, con disponibilità, generosità e professionalità, in contesti difficili e delicati sia all’Estero sia in Patria, supportando la collettività ogni qualvolta è stato necessario e dando prova di essere una forza efficace su cui fare pieno e sicuro affidamento; dimostrando, in sintesi, in silenzio e con orgoglio di essere Alpini!” Così il generale Scalabrin ha voluto ringraziare gli uomini e le donne della “Taurinense” nel suo discorso di commiato.