Si è appena conclusa l'esercitazione "Trident Maris 2021" condotta dai reparti dell'artiglieria controaerei dell'Esercito inseriti nel bacino della Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare (CNPM), presso le aree addestrative di Foce Verde, Valmontorio e Torre Astura, lungo il litorale pontino.
L'esercitazione, svoltasi dal 3 all'11 Giugno, ha visto impegnati oltre 100 militari del 17° reggimento artiglieria controaerei "Sforzesca", alla guida del colonnello Daniele Reale, che, con l'ausilio di 20 mezzi tattici, 4 battelli pneumatici a motore, 1 aeromobile NH-90 del 3° reggimento elicotteri operazioni speciali "Aldebaran" e con il supporto dei ranger del 4° reggimento alpini paracadutisti "Monte Cervino" in qualità di "rope-master" (supervisori della discesa da aeromobili), si sono addestrati a operare in un ambiente ostile e compartimentato, allo scopo di simulare lo scenario di una rapida risposta di un contingente militare a una situazione di crisi politica e umanitaria.
Con un'incursione dal mare e successiva "presa di costa", ha avuto inizio l'operazione anfibia durata più di 48 ore continuative, dove le unità schierate hanno svolto varie attività diurne e notturne dallo spiccato grado di difficoltà quali, ad esempio, la discesa da elicottero con tecnica di "fast-rope", il guado di corsi d'acqua (river crossing), lo sbarco anfibio dal mare in modalità occulta, la navigazione topografica in ambiente boschivo e le operazioni di scorta ed esfiltrazione VIP, queste ultime messe in atto dallo stesso personale effettivo allo "Sforzesca", in possesso della qualifica Close Protection Team (CPT). Svolta nel pieno rispetto delle norme per il contenimento della diffusione del CoVid-19, la "Trident Maris 2021" ha concluso un ciclo addestrativo delle unità Stinger iniziato nel mese di aprile con l'esercitazione "Blu River 2021", dove le unità anfibie del 17° sono state impiegate nel pattugliamento fluviale e di acque interne (operazioni Riverine), seguita nel mese di maggio da un'esercitazione in ambiente innevato sull'Appennino centrale, dimostrando così la reale e completa capacità della specialità controaerei dell'Esercito Italiano di poter intervenire con il sistema di difesa aerea a cortissima portata Stinger in ogni contesto d'impiego.