Dopo che venerdì un drone iraniano è entrato all’interno dello spazio aereo israeliano, passando dalle alture del Golan, ed è stato abbattuto dall’aviazione di Israele, come rappresaglia Israele ha organizzato un raid contro obiettivi iraniani all’interno del territorio siriano.
“L’IDF continuerà a operare contro ogni tentativo di ingresso all’interno dello spazio aereo di Israele e risponderà con determinazione al fine di prevenire ogni violazione della sovranità israeliana”, queste le dichiarazioni di un alto ufficiale dell’IDF (Israel Defense Force) riguardanti l’abbattimento del drone iraniano.
Nell’azione di risposta, messa in atto questa notte, l’aviazione israeliana ha trovato la pronta reazione dell’esercito siriano, che è riuscito ad intercettare ed abbattere un F-16 al confine tra Siria ed Israele. I due piloti sarebbero riusciti ad eiettarsi ed a tornare entro i confini dello Stato ebraico.
L’abbattimento molto probabilmente è stato ottenuto usando un semovente antiaereo 2S6 Tunguska (SA-19) in dotazione alle forze di Assad, con il quale è stato colpito uno degli F-16 di ritorno da bombardamenti contro una base iraniana nel sud del Paese.
Da parte siriana si aspetta ora un raid, contro proprie istallazioni militari, come rappresaglia per l’abbattimento.
AGGIORNAMENTO h13.00
L’esercito israeliano non ha ancora confermato se l’F-16 sia stato colpito da un missile anti aereo o se si caduto a causa di un guasto tecnico. Una fonte militare siriana non indentificata, stando a quanto riportato dal Jerusalem Post, avrebbe confermato che l’esercito siriano è il responsabile dell’abbattimento del caccia israeliano e che, in realtà, ne sarebbero stati colpiti più di uno. Se la versione siriana fosse confermata si tratterebbe del primo aeromobile perso in combattimento dal 2006, quando venne abbattuto un Sikorsky CH-53 in Libano nel quale perì tutto l’equipaggio.
Nel frattempo da Tel Aviv il servizio di intelligence ha aumentato al massimo il livello di sicurezza e sono stati avvertiti il primo ministro Benjamin Netanyahu e gli altri membri del consiglio di sicurezza israeliano, ma non sarebbe stata organizzata ancora nessuna riunione straordinaria. Il ministro della Difesa israeliano, Avigdor Liberman, ha avuto un incontro con il capo di stato maggiore delle Forze Armate israeliane, lt. gen. Gadi Eisenkot, insieme agli alti ufficiali israeliani per poter discutere al riguardo della sicurezza nel nord del Paese. Un punto chiave nella politica israeliana, specialmente dopo che le tensioni in prossimità dei confini sono aumentate negli ultimi mesi, alimentate dalla presenza iraniana all’interno della guerra civile in Siria. Una presenza mal vista e non voluta da Israele.
Nel frattempo l’agenzia stampa di stato siriana ha dichiarato che la difesa aerea siriana è pronta a rispondere ad una nuova aggressione israeliana, mentre da Israele si avvertono Siria e Iran che: “Stanno giocando con il fuoco”. Parole di fuoco annunciate dall’IDF stessa, che non possono che far pensare a prossimi e sempre più continui raid da parte dell’aviazione di Gerusalemme sul territorio siriano.
(foto: IDF)