Questi si aggiungono ai tre bombardieri strategici B-52 nel Gloucestershire. Ufficialmente parteciperanno ad una esercitazione programmata da tempo. Gli Stati Uniti, non hanno mai rischierato i B-2 lontani dal proprio territorio, anche quando furono impiegati in missioni sull’Afghanistan. Sono sempre decollati dal loro rifugio nel Missouri, nella base di Whiteman. Ma questa non è la sola considerazione su questa decisione che potrebbe preludere ad eventi devastanti.
Nella strategia contemporanea, i bombardieri sembrerebbero avere un ruolo desueto: sono più lenti e meno efficaci dei missili, sia con testata convenzionale che nucleare. Ma in realtà, quando un B-2 si alza in volo, armato con bombe atomiche, vuol dire che i colloqui fra i belligeranti sono giunti ad uno stallo.
Nella dottrina moderna, il momento del lancio di un gruppo di bombardieri lo si può leggere come una ulteriore possibilità per appianare le contese con la diplomazia, proprio perché sono più lenti di un missile e possono essere richiamati. Il B-2 è un sistema d’arma progettato per un attacco a sorpresa ed il suo schieramento in Gran Bretagna equivale ad innalzare il livello di scontro. La connotazione operativa dello Spirit è similmente quella di penetrare in profondità nel territorio nemico senza essere intercettati dai radar.
Presumibilmente, le forze di autodifesa russe avranno già innalzato il livello di allarme, allertando le postazioni antiaeree, ponendo in prontezza operativa gli intercettori e predisponendo una ritorsione armata.
Giovanni Caprara
(foto: Northrop Grumman)