Dal 21 al 25 ottobre si è svolta l’annuale esercitazione bilaterale Rising Star, tra la Marina Militare italiana e la Marina israeliana. L’attività, effettuata nelle acque del Golfo di Taranto, si pone l’obiettivo di incrementare l’interoperabilità e la cooperazione nel campo del soccorso subacqueo, mantenendo elevati gli standard addestrativi degli equipaggi delle unità navali e dei sommergibili italiani ed israeliani coinvolti.
Quest’anno, per la prima volta, l’evento addestrativo ha incluso anche interazioni tra unità navali, con l’obiettivo di costruire un legame solido nel campo delle operazioni marittime. In questo contesto, la fregata Zeffiro, il sommergibile Romeo Romei, la corvetta Lahav ed il pattugliatore missilistico Keshet, hanno simulato scenari di difesa aerea e di superficie, nonché di lotta agli incendi e alle falle, verificando inoltre le procedure comuni per l’intervento sanitario d’urgenza a favore di militari feriti o eventuali naufraghi trovati in mare.
Alla profondità di 35 metri, i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei e la “nave soccorso sommergibili” Anteo, sono stati impegnati nella simulazione di soccorso al sommergibile israeliano Leviathan della classe Dolphin. Attraverso la campana McCann, conosciuta in ambito NATO come Submersible Rescue Chamber, è stato possibile evacuare dieci membri d’equipaggio dal battello sinistrato, verificando quindi l’efficacia dei sistemi di soccorso nazionali e la loro interoperabilità con i sommergibili israeliani.