Il Ministero della Difesa di Ankara ha firmato, lo scorso 9 novembre, un contratto con la BMC (facente parte di una joint venture con la Rheinmetall tedesca) per la fornitura all’esercito turco di un primo lotto di 40 carri armati ALTAY (su un totale di 250 mezzi compreso il supporto logistico), di cui il primo esemplare da consegnare entro 18 mesi.
Viste le prestazioni del tutto insufficienti offerte dai carri LEOPARD 2A4, nelle operazioni in Siria, contro i peshmerga curdi Ankara ha preso la decisione di introdurre un nuovo MBT caratterizzato da una protezione decisamente superiore.
L’ALTAY ha un peso in ordine di combattimento pari a 55 tonnellate ed è equipaggiato con una versione locale del Rheinmetall da 120/55 mm (lo stesso che monta il LEOPARD 2A6/7); nei mezzi dei primi due lotti verrà montato un propulsore turbodiesel MTU 883 Ka 501-CR da 1.500 Hp, mentre negli ultimi due sarà installato un propulsore in grado di sviluppare una potenza di 1.800 Hp.
Appare quindi singolare che, nonostante negli altri Paesi si investa su nuovi MBT dalle elevate prestazioni, gli Esecutivi italiani continuino a sperperare le già scarse risorse - le cifre ufficiali del Ministero della Difesa parlano di uno stanziamento di 421,7 milioni di euro per l’Aggiornamento di Mezza Vita degli ARIETE, distribuiti tra il 2018 e il 2029, di cui 35 già stanziati per il triennio 2018-2020 per la realizzazione di soli 3 prototipi – su carri armati ormai surclassati da anni.
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(foto: Otokar Otomotiv ve Savunma Sanayi A.Ş)