Il Tsahal sta introducendo in servizio una versione aggiornata del veicolo da combattimento NAMER ("leopardo" in ebraico).
Il NAMER - derivato dallo scafo dell’MBT MERKAVA MKIV, che ha il motore in posizione anteriore - con un peso di 60 tonnellate (spinto da un propulsore che eroga 1.200 Hp) si pone ai vertici della categoria in quanto a capacità di sopravvivenza (ciò non vuol dire che sia invulnerabile) sui campi di battaglia, grazie anche al sistema di difesa attiva TROPHY. Le versioni precedenti dispongono, come armamento, solo di una mitragliatrice Browning in calibro 12,7x99 e di una FN Mag in calibro 7,62x51.
I vertici delle IDF hanno deciso di incrementarlo con una torretta remotizzata equipaggiata con una mitragliera da 30 mm (probabilmente una ATK Mk-44 Bushmaster II) e una rampa, a scomparsa, in grado di lanciare i missili controcarro SPIKE ER (con gittata massima di 8.000 metri).
Con una simile massa la mobilità strategica del NAMER è fortemente limitata, tuttavia i livelli di protezione del personale, al suo interno, sono molto elevati, garantendo una significativa possibilità di sopravvivenza anche in scenari di guerra ad alta intensità.
Foto: IDF