La 132^ brigata corazzata “Ariete” dell’Esercito Italiano ha compiuto oggi ottant’anni di storia. L’anniversario è stato ricordato questa mattina presso la caserma “Mittica” di Pordenone con una breve cerimonia, a cui hanno preso parte le autorità locali, civili e militari, tra cui il vice sindaco di Pordenone, Eligio Grizzo, e i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
Il 60° comandante dell’Ariete, generale di brigata Enrico Barduani, ha preso la parola, dopo la lettura dell’ordine del giorno, per sottolineare l’importanza del culto del passato e delle tradizioni, nonché del doveroso ricordo dei Caduti e di quei Soldati che, in tempo di guerra e in pace, sono rimasti feriti per assolvere i propri compiti e tenere fede al sacro Giuramento all’Italia.
Costituita come Divisione a Milano il 1° febbraio 1939, l’Ariete è stata uno dei protagonisti di primo piano nelle vicende della Seconda Guerra Mondiale, distinguendosi per valore e tenacia in numerosi episodi bellici, come la conquista di Tobruk e la seconda battaglia di El Alamein. Il valoroso comportamento tenuto durante il lungo ciclo operativo in Africa Settentrionale, dal febbraio 1941 al novembre 1942, fece sì che l’Ariete fosse l’Unità dell’Esercito Italiano con il più alto numero di citazioni nei bollettini di guerra del Comando Supremo. Dopo il quasi totale annientamento, la Divisione venne ricostituita il 1° aprile 1943 e si distinse particolarmente nella difesa di Roma dalle truppe nazi-fasciste.
Dal 1949 il comando dell’Ariete è a Pordenone, divenendo una dei più significativi esempi di felice connubio tra collettività locali e comunità militare. Dal termine del secondo conflitto mondiale, l’Ariete ha vissuto varie riconfigurazioni, fino alla riduzione a livello brigata, che dispone oggi di sette reggimenti e un reparto comando dislocati prevalentemente nell’area friulana, ed è stata frequentemente impegnata in operazioni, tanto all’estero che sul territorio nazionale. In particolare, ha preso parte alle operazioni in Bosnia, Kosovo, Afghanistan, Iraq e Libano.
Saldamente legata al territorio locale e vicina alla popolazione, l’Ariete ha sempre contribuito, in occasione di calamità naturali, alle operazioni di soccorso e di ricostruzione. Dal Vajont, nel 1963, alle recenti alluvioni che hanno interessato la pianura Padana, dal terremoto in Friuli del 1976 agli eventi sismici del 2016 nell’Italia centrale, numerosi sono gli interventi effettuati dai militari della brigata, che sempre hanno garantito, con professionalità e dedizione, la loro presenza nei momenti di difficoltà del Paese.
Altrettanto significativa anche la partecipazione delle sue unità ad operazioni, in concorso con le forze dell’ordine, ai fini della sicurezza sul territorio nazionale. In particolare l’Ariete è attualmente impegnata nell’operazione “Strade Sicure” con tre dei suoi reggimenti presso la città di Roma e nelle aree terremotate dell’Italia centrale.
In occasione dell’odierna ricorrenza, gli ospiti intervenuti alla celebrazione hanno potuto anche visitare la sala storica dell’Ariete, luogo dove sono conservati cimeli e preziose testimonianze del glorioso passato della grande unità corazzata.
All’evento era presente anche la fanfara dell’11° reggimento bersaglieri che ha eseguito l’inno d’Italia per l’iniziale cerimonia dell’alzabandiera.