I media americani ritornano a parlare del progetto “Long Range Strike-Bomber”. Del nuovo bombardiere conosciamo già il prezzo: 550 milioni di dollari ad esemplare per flotta composta da 100 velivoli di nuova generazione ed una spesa complessiva di 55 miliardi di dollari.
Il Pentagono vuole una nuova componente strategica “fino ad ora neppure sognata dai nemici”.
Il nuovo bombardiere costerà un quarto del B-2, attualmente in forza all'USAF. I ventuno velivoli costruiti ed i costi operativi proibitivi relegano i B-2 più ad aerei di propaganda che a realistici velivoli da combattimento (anche perché non ci sono teatri che richiedono la forza, la potenza e la tecnologia del B-2 dissolta l’Urss). Il timore che incute è però innegabile.
Il Long Range Strike-Bomber è considerato una priorità assoluta per l'Air Force. Entro la prossima primavera conosceremo l'azienda che svilupperà il bombardiere, anche se la scelta ricadrà quasi sicuramente su uno dei due progetti presentati dalla Northrop Grumman e da un team della Boeing / Lockheed Martin. Entrambi potrebbero essere delle ali volanti.
L’Air Force vuole un bombardiere subsonico a lungo raggio con elevata efficienza aerodinamica, capacità di eludere ogni tipo di difesa aerea ed una RCS (Radar Cross Section) praticamente nulla. Proprio la bassissima segnatura radar è un prerequisito fondamentale del nuovo bombardiere.
Oltre all'armamento convenzionale, il futuro bombardiere avrà la capacità di imbarcare testate nucleare ad enormi distanze. Il progetto è classificato dal 2011, ma come si sa, tra lo sviluppo e la sperimentazione e quello che è mostrato all’opinione pubblica c’è un divario di circa 20/25 anni. La prova è data dal fatto che un nuovo prototipo dell’USAF starebbe già solcando i cieli da tempo.
Gli USA hanno un bilancio apposito per i progetti neri classificati e quello fotografato lo scorso mese di marzo in Texas ed un mese prima in Kansas, potrebbe essere proprio il nuovo bombardiere (già proprio quello che in teoria dovrebbe esistere solo su carta). Quello in foto potrebbe essere ogni cosa: un dimostratore tecnologico di qualche tipo, il drone stealth RQ-180, il prototipo dello LRSB o la versione avanzata (sebbene più grande) dell’X-47B.
Ad una prima analisi si notano i due ugelli di scarico del velivolo che presenta un’accentuata forma a boomerang. Secondo i testimoni, solcherebbe il cielo senza alcun rumore, lasciando dietro di se un’insolita scia. Potrebbe anche essere il batwing con macchina fotografica che nella resa finale è stata influenzata da una seria di fattori che hanno distorto l’immagine.
Certo, alcuni dettagli non tornano. Non si spiega, per esempio, il motivo per cui il Pentagono abbia deciso di far volare l'areo di giorno ed alla luce del sole, quindi alla mercé di chiunque. Da non sottovalutare la pista del camuffamento, utilizzata da decenni da ogni nazione: far credere all'opinione pubblica (o al nemico) cioè, di essere in possesso di chissà quale sistema d’arma per nascondere operazioni ombra o progetti segreti. Una scelta mirata quindi per distogliere l’attenzione da qualcos’altro (o far abbassare la cresta così come avvenne quando fu mostrato l’F-117). Sotto i riflettori la base del Nevada Groom Lake, nota anche come Area 51, negli anni al centro di ogni teoria complottistica. La base è divenuta negli anni uno specchietto per le allodole. In molti non sanno, per esempio, che negli USA esistono almeno altre dieci basi come l’Area-51. Nessuno sa dove sono. In pochi sanno che esistono.
Tanto per restare in tema di progetti ultra segreti, il Technical Research and Development Institute del Ministero della Difesa giapponese ha da poche ore rilasciato le prime foto ufficiali dell’Advanced Technology Demonstrator-X (ATD-X), il nuovo dimostratore tecnologico utilizzato per sviluppare il prossimo caccia di quinta generazione F-3 in produzione dal 2027. Il nome scelto per il dimostratore tecnologico è Shinshin, “Spirito del Cuore”.
Franco Iacch