Lo scorso 12 luglio la IAF (Israeli Air Force) ha attivato un nuovo stormo di forze speciali. Il 7° stormo ingloberà le unità speciali dell’Aeronautica Militare, al fine di migliorarene le capacità operative e di risposta nei confronti delle minacce terroristiche.
La IAF disponeva già di un comando unico, lo Special Air Forces Command (KAHAM), dal quale dipendevano l’Unità 669, l’Unità 5707 e la Sayeret Shaldag.
L’Unità 669 è destinata a missioni personnel recovery e di evacuazione feriti, sia in contesti combat che a supporto delle autorità civili.
L’Unità 5707, o T’zasam, è incaricata di illuminare obiettivi e fornire la guida terminale del munizionamento di precisione dell’aviazione israeliana, mediante l’impiego di designatori laser e altri dispositivi ottici.
Il reparto ha un iter addestrativo di 20 mesi, focalizzati sull’attività di ricognizione e sul coordinamento aria-suolo. Nonostante l’addestramento accurato non si tratta di un’unità di incursori e non è destinata ad ingaggiare in modo diretto il nemico. Potrebbe essere accostato al nostro RRAO, prima dell’elevazione a reparto di forze speciali nel 2017.
Il Sayeret Shaldag (Unità 5101) è incaricato di svolgere missioni di carattere strategico, da compiersi in tutta l’area del Medio Oriente (unità simile al 17° stormo dell’Aeronautica Militare italiana), con secondarie capacità di svolgere operazioni anti terrorismo e liberazione ostaggi. Il reparto sta assumendo un ruolo sempre più di primo piano, nel panorama militare israeliano, affiancandosi, per prestigio e potenzialità, al Sayeret Matkal.
Inizialmente come unità incaricata delle guida terminale laser del munizionamento aria-superficie di precisione, il Sayeret Shaldag ha ben presto assunto un ruolo più ampio, fino a configurarsi come forza speciale stricto sensu, con forti legami con il Sayeret Matkal, con il quale condivide il processo addestrativo (Gibush), infatti gli ufficiali sono spesso trasferiti, nel corso della loro carriera, tra i due reparti.
Negli ultimi anni è avvenuta una sorta di riorganizzazione tendente ad assegnare al Sayeret Matkal prevalentemente missioni di raccolta informazioni, destinando allo Shaldag operazioni di assalto aviotrasportato.
L’addestramento dura 22 mesi, due in più rispetto agli altri reparti speciali israeliani, in quanto, a differenza di questi, include un periodo di affiancamento tra i nuovi distaccamenti e quelli maggiormente esperti e prossimi al congedo.
Per il resto l’iter formativo ricalca quello del Sayeret Matkal, con una particolare attenzione posta sulle marce di resistenza e la navigazione terrestre, con l’aggiunta di corsi sulla cooperazione aria-suolo, la designazione di obiettivi e la guida terminale laser.
L’addestramento inizia con gli abituali quattro mesi di formazione di base, seguiti da due mesi e mezzo di addestramento avanzato di fanteria, due settimane di corso paracadutismo, tre di formazione basica alle tecniche di contro-terrorismo, alcuni mesi di navigazione terrestre, prevalentemente notturna e su terreno vario, un mese di corso subacquei alla base della Marina di Haifa, esercitazioni di collaborazione con l’Aviazione, designazione bersagli, due mesi di corso di intelligence e raccolta e analisi delle informazioni, corso tiratore scelto per il tiro selettivo di precisione.
Ricordiamo ai lettori che, mentre nella maggior parte dei paesi è necessario essere già militari in servizio per poter accedere alle forze speciali, in Israele l’alimentazione dei reparti non convenzionali avviene talvolta già prima della chiamata alle armi.
Il nuovo stormo permetterà una maggiore integrazione tra i reparti, implementandone le capacità operative e permettendo una migliore standardizzazione degli equipaggiamenti.
Foto: IDF