Secondo quanto affermato dal commodoro Gabriel Eduardo Attis, comandante dell’Area Navale Atlantica e ispettore dell’Arma Sottomarina, all’Agenzia Télam, l’Armada Argentina sta lavorando alla ricostruzione della componente sottomarina attraverso il Piano Genesis che sarà presentato ai vertici dell’Armada e del Ministerio de Defensa entro la fine dell’anno corrente.
Il Piano prevede come prima fase l’acquisto di una unità relativamente moderna in dismissione da un’altro paese per garantire un buon livello di addestramento al personale navigante in vista dell’arrivo di quelli che diventeranno la sesta generazione di sottomarini dell’Armada.
Allo stesso tempo è necessario investire nel miglioramento e aggiornamento dei cantieri navali statali Tanador, i quali, nonostante abbiano dimostrato le capacità di poter effettuare riparazioni e aggiornamento a mezza vita ai modelli TR 1700, per lo sviluppo e costruzione di una nuova unità richiedono l’appoggio di una azienda esterna, la quale dovrebbe costruire i primi due battelli all’estero, mentre i rimanenti quattro sarebbero costruiti a Buenos Aires.
Il requisito di Buenos Aires è per sei unità in modo che tre siano a sorveglianza delle tre aree di maggior importanza strategica del paese, uno in pattugliamento e i rimanenti due battelli in porto o in riparazione. Queste unità devono avere propulsione diesel-elettrica, non è specificata la necessità di AIP (Air-Independent Propulsion, ndr), e una autonomia che gli consenta almeno 90 giorni di pattugliamento nei 1.783.278 km2 del Mar Argentino.
Il sottomarino da utilizzare per l’addestramento probabilmente sarà una classe Tupi brasiliano (Type 209/1400, foto) in dismissione dalla Marinha do Brasil con l’arrivo della classe Scorpène e molto ambiti dalle marine dei paesi sudamericani.
Le ristrettezze economiche e la necessità di trasferimento di tecnologie porta a considerare, dati i requisiti dell’Armada, quattro modelli di sottomarini: i tedeschi HDW Type 209/1400mod e Type 214, i cinesi Type 039, i russi Project 636 (Kilo).
I sottomarini della HDW dal punto di vista logistico sarebbero i più idonei vista la storica collaborazione in campo sottomarino iniziata tra Buenos Aires e Berlino all’inizio degli anni 70 con la classe Salta (Type 209/1200) e proseguita a partire dal 1977 con lo sviluppo della classe Santa Cruz (TR-1700).
Il Type 039 dei cantieri Wuchang potrebbe essere richiesto ad un prezzo agevolato a Pechino, come parte della compensazione per la presenza della base satellitare cinese di Neuquén. Nonostante i rapporti non sempre cordiali tra Buenos Aires e Pechino vista la questione della pesca illegale nella ZEE argentina, i due paesi oltre che sul piano politico ed economico si stanno avvicinando anche dal punto di vista militare. Al momento, infatti, sono in corso trattative per l’acquisto di APC Norinco ZBL-9 per l’Ejercito.
Mentre i Project 636 Kilo dei JSC Admiralty Shipyard, potrebbero essere scambiati con Mosca in cambio di derrate alimentari, in particolare carne, per ovviare alle sanzioni imposte alla Russia dall’Unione Europea come già accaduto con la proposta dei Sukhoi Su 24 Fencer nel 2014.
L’Argentina vanta una lunga tradizione subacquea sancita dalla legge sugli armamenti 11.378 del 7 ottobre 1927 che autorizzava l’acquisto di tre sommergibili e tutti i lavori necessari per ospitarli presso la base navale di Mar del Plata e l’ingresso dei tre battelli il 3 settembre 1933. I sommergibili costruiti presso i cantieri navali Tosi di Taranto presero il nome di Santa Fe, Santiago del Estero e Salta dando inizio alla tradizione di battezzare i battelli con i nomi delle sei regioni argentine. I quali vennero sostituiti alla fine degli anni 50 con gli ex statunitensi della classe Balao (USS Macabi e USS Lamprey).
Successivamente i Balao, decomissionati a inizio anni 70, vennero sostituiti dai Guppy ex-US Navy (USS Catfish e USS Chivo), i quali vennero affiancati dai due Type 209 a partire dal 1974 e sostituiti con i TR 1700.
Foto: Armada Argentina / Marinha do Brasil / web