Dalle foto provenienti dal passaggio del satellite PLEIADES su Karachi il 19 settembre si possono osservare importanti lavori di ampliamento dei cantieri navali che comprendono la costruzione di nuovi capannoni con impianti costruttivi ed un dry dock di tipo Syncrolift in grado di ospitare sottomarini diesel-elettrici Type 039B (Hangor Class) che entro il 2022 entrerà in servizio il primo battello, ma anche ospitare i tipo A (Yuan Class) della PLAN cinese con la quale il Pakistan intrattiene forti relazioni di collaborazione militare.
Gli Hangor class saranno costruiti 4 battelli in Cina dalla China Shipbuilding Industry Corporation (CSIC) ed in contemporanea altri 4 esemplari in Pakistan presso i Karachi Shipyard & Engeneering Works (KSEW) con consegna del primo lotto entro il 2023 e consegna totale entro 2028.
A seguito del contratto da 5 miliardi di dollari finalizzato nell’ottobre 2015, sono iniziati i lavori di costruzione delle strutture sopra citate, in particolare il dry dock è apparso dal 2016 e risulta essere un Syncrolift di costruzione norvegese lungo 126 metri per 32 di larghezza con capacità di sollevamento fino a 7881 tonnellate che ne permette l’utilizzo non solo da parte dei futuri Hangor Class (3500t) ma anche dalle fregate Zulfiquar Class (Type 053H3 3,144t), Type 054AP (4100t), e Jinnah Class (3200t). La comunanza di sistemi d’arma e di conseguenza logistica rendono il Pakistan un’importante base di appoggio per Pechino e per i suoi disegni globali incarnati dalla Silk Way dando così ampio respiro alle operazioni nell’Oceano Indiano e nel Corno d’Africa assieme alla base di Gibuti.
I Type 039B permettono alla KSEW di acquisire conoscenze sul sistema AIP di tipo Stirling in dotazione su questi battelli e con il decomissionamento degli Agosta-90B mandare definitivamente in pensione il sistema AIP francese MESMA. Inoltre, gli Hangor combineranno le tecnologie e sistemi d’arma cinesi con equivalenti prodotti autoctoni di Islamabad, in particolare il missile da crociera Babur-3 in grado di colpire un obiettivo fino a 450km e può essere armato con carica nucleare, questo sistema d’arma è già testato su un Agosta-90B per la prima volta nel gennaio 2017.
Foto: Naval News