Storia e funzioni tattiche dei fanti di Marina sono molto antiche, tanto da rintracciare i loro antesignani addirittura nei “milites classiarii” della flotta romana. Per convenzione, tuttavia, si fa risalire l’origine dei moderni fanti di Marina al Corpo di Fanteria “Real Marina”, istituito il 21 marzo 1861, per difendere porti e arsenali navali e dotare le navi da guerra di “compagnie da sbarco”.
Nel 1878, il Corpo venne sciolto, ma rimasero operativi i fucilieri di Marina: marinai particolarmente abili col moschetto che si addestravano autonomamente a bordo delle navi su cui erano in servizio. I fucilieri furono impiegati in Tunisia (1879), a Creta (1889) e in Cina, nel corso della rivolta dei Boxer (1900).
Decorate di Medaglia d’Oro al Valor Militare nel 1911, per le azioni durante la guerra italo-turca, le unità di fanteria di Marina si distinsero in più occasioni nel corso della Prima Guerra Mondiale, soprattutto per l’eroica difesa della città di Venezia, tanto che i cittadini veneziani decisero di tributare il valore dei fanti di Marina, costituiti in Brigata nel 1917, con l’attribuzione del nome e dello stemma del loro Santo Patrono: San Marco.
Il 17 marzo 1919, venne ufficialmente costituito dal Re Vittorio Emanuele III, il Reggimento Marina San Marco, su quattro battaglioni: Bafile, Grado, Caorle e Golametto.
Da allora, il nome del Santo patrono di Venezia è indissolubilmente legato ai fucilieri di Marina, unico reparto militare al mondo che porta il nome di un Santo Patrono.