All'inizio di aprile, il governo danese ha annunciato l'intenzione di partecipare all'operazione Barkhane, guidata dalla Francia nel Sahel, tramite il raggruppamento europeo di forze speciali Takuba, responsabile del supporto degli eserciti locali - in particolare maliani - nella lotta contro le milizie jihadiste.
Dopo il via libero del Parlamento danese, avvenuto lo scorso 25 maggio, 105 soldati dello Jægerkorpset (le forze speciali danesi) saranno inviati nel Sahel, 60 di questi saranno inquadrati nella Task Force Takuba. La missione delle forze danesi inizierà il prossimo gennaio, e dovrebbe durare 12 mesi.
La decisione, appena convalidata dal Folketing (il Parlamento danese) alleggerirà parzialmente il lavoro dei 150 soldati svedesi attualmente impegnati nell’operazione Takuba, la cui missione teoricamente si concluderà alla fine del 2021. Tuttavia, Copenaghen non prevede la possibilità di inviare anche una componente elicotteristica, come è avvenuto nel 2020 con l’impiego di due EH-101. Questo rappresenterebbe un grave problema per i francesi, i quali si troverebbero nella necessità di sostituire i tre UH-60 svedesi. Un problema non da poco visto anche il ritardo del tanto atteso contingente italiano, il quale dovrebbe poter contare su almeno 8 elicotteri, tra cui almeno un CH-47F del 3° REOS Aldebaran di Viterbo.
In ogni caso, il ministro della Difesa danese Trine Bramsen (foto) ha accolto con favore il voto del parlamento: “Quando la lotta al terrorismo si evolve, anche lo sforzo danese si evolve. Perché ci sono ancora forze del male che minacciano la nostra libertà, la nostra sicurezza e il nostro stile di vita democratico. Da parte danese, abbiamo la responsabilità comune di impedire alle organizzazioni terroristiche di radicarsi in società instabili".
“L'ISIS e al-Qaeda stanno cercando di prendere piede nella regione del Sahel. Non devono riuscire a creare un nuovo spazio per il loro mostruoso regime di violenza e terrore. Dovremo lottare strenuamente contro questo progetto. Pertanto, sono lieto che, con un'ampia maggioranza, stiamo ora intensificando gli sforzi militari della Danimarca nella regione, che vanno di pari passo con il nostro lavoro di sviluppo e di sforzi umanitari. Una Danimarca attiva nel mondo significa una Danimarca più sicura", ha affermato Jeppe Kofod, ministro degli esteri danese.
Foto: Swedish Armed Forces / Forsvarsministeriet