Con l’attacco russo al territorio ucraino, in Polonia si sono riacutizzate le paure nei confronti dell’atavico nemico. Tuttavia i polacchi hanno già i russi vicinissimi, stiamo parlando di Kaliningrad, una enclave russa tra Lituania e Polonia che si affaccia sul Mar Baltico (160 km a est di Danzica).
Vista la particolare collocazione geografica, il Cremlino ha provveduto, nel corso degli ultimi anni, a rendere la sacca di Kaliningrad quanto più “impermeabile” possibile ad un eventuale attacco della NATO, creando bolle anti-accesso (A2/AD) caratterizzate dalla presenza contemporanea di sistemi missilistici antinave, antiaerei/antibalistici, antisom nonché sistemi EW, radar OTH e assetti navali, subacquei e aerei.
Come noto i sistemi missilistici superficie-aria rappresentano i principali asset della strategia anti-accesso.
Le bolle antiaerei sono concepite in base a una stratificazione di sistemi missilistici, perfettamente integrati fra loro, costituiti da complessi superficie-aria a lungo raggio S-400 Triumf (nel primo giorno di guerra in Ucraina, un missile 48N6 lanciato da un S-400, avrebbe abbattuto un Su-27 ucraino, nei dintorni di Kiev, a 150 km di distanza) a medio raggio S-300PS/V4 (6 battaglioni) e a breve raggio Pantsir S-1. Questi sistemi sono supportati da un radar Voronezh DM (in banda UHF) con una copertura di 6.000 km. Inoltre è presente un sistema OTH (Over The Horizon) Podsolnukh, in grado di identificare, tracciare e classificare fino a 100 velivoli (e 300 bersagli terrestri e navali) fino a 450 km di distanza.
Per quanto concerne i sistemi missilistici superficie-superficie, nell’Oblast di Kaliningrad sono presenti gli Iskander M (video), equipaggiati con missili balistici a corto raggio (400 km) 9K720, capaci di colpire infrastrutture, basi militari e installazioni aeroportuali presenti in Polonia.
Inoltre, nell’eventualità di un attacco navale dal Baltico, è stanziata una unità costiera mista, formata da una batteria di missili antinave K-300 Bastion P, supersonici con gittata massima di 300 km, e da una batteria equipaggiata con missili 3K60 Bal, subsonici con gittata massima di 250 km (una salva di 32 missili può essere lanciata simultaneamente).
A questo dispositivo missilistico vanno aggiunte le capacità della Flotta del Baltico, dotata di circa 50 unità di superficie più due sommergibili d’attacco convenzionali della classe Kilo. La Flotta è formata principalmente da un mix di unità leggere, come la fregata Steregushchiy e le corvette della classe Buyan, quest’ultime unità possono essere armate con missili da crociera supersonici Kalibr o Oniks.
Immagini: MoD Fed. Russa