Si è conclusa ieri, venerdì 13 maggio, la seconda fase della Mare Aperto 22-1 (MA22-1), la prima edizione annuale del maggior evento addestrativo della Marina Militare che si svolge due volte all'anno. "Lo svolgimento di almeno due esercitazioni Mare Aperto all'anno è necessario affinché la Marina possa assolvere uno dei suoi principali compiti istituzionali e cioè il cosiddetto approntamento delle forze marittime nazionali per la tutela degli interessi del Paese e delle organizzazioni internazionali cui aderisce" ha dichiarato il comandante in capo della squadra navale, l'ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis.
All'esercitazione stanno partecipando circa 5.000 tra donne e uomini appartenenti a 7 nazioni della NATO e oltre 65 tra navi, sommergibili, velivoli, elicotteri, reparti della componente anfibia con mezzi da sbarco e veicoli d'assalto, e distaccamenti di forze speciali.
A questi numeri si uniscono Esercito e Aeronautica che, con il loro contributo sul piano tattico, aggiungono all'attività ulteriore valore addestrativo. Proficuo l'apporto di numerose realtà del contesto inter-istituzionale e inter-agenzia: tra questi la confederazione degli armatori (Confitarma), il centro di Geopolitica e Strategia Marittima (CESMAR), il corpo Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana ed appartenenti al Sovrano Militare Ordine di Malta e la Protezione Civile Italiana.
Come nelle precedenti edizioni, anche la prima sessione annuale della Mare Aperto 2022 vede il coinvolgimento di studenti universitari provenienti da molti atenei nazionali tra cui l'Università degli studi di Bari, l'Università di Genova, la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali (LUISS) di Roma, l'Università per gli stranieri di Siena, l'Università Sant'Anna di Pisa, l'Università Federico II di Napoli, l'Università di Trieste, l'Università La Sapienza di Roma, l'Università Tor Vergata di Roma, l'Università Ca' Foscari di Venezia, l'Università degli studi Alma Mater Studiorum di Bologna e l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Alcuni di essi, integrati negli staff operativi in qualità di consulenti politici, consulenti legali e addetti alla pubblica informazione, stanno partecipando in prima persona, sotto la guida e supervisione di personale esperto nelle varie aree, allo sviluppo dello scenario dell'esercitazione.
"La Mare Aperto fornisce anche una dimostrazione dell'importanza del confronto e della reciproca conoscenza come testimonia l'elevato interesse dimostrato dalle Marine alleate partecipanti, dagli osservatori delle marine estere imbarcati per l'occasione e dagli studenti degli Atenei nazionali partecipanti" ha concluso l'ammiraglio De Carolis.