Colloqui di stato maggiore con UK ARMY

(di Stato Maggiore Esercito)
25/05/22

Nell'ambito delle attività di cooperazione bilaterale con il British Army si sono svolti a Firenze, nei giorni dal 17 al 19 maggio, gli Army Staff Talks (AST) con il Regno Unito. Nel corso dei colloqui, organizzati e condotti dallo stato maggiore dell’Esercito e presieduti dal generale di brigata Adriano Russo e dal brigadier general Christoper Davies (head of Army International, Communications and Engagement), le parti hanno individuato i settori su cui dare ulteriore impulso alla cooperazione, sviluppando un piano di lavoro congiunto, a livello “Army to Army”, nel più ampio quadro della “defense roadmap” concordata dai rispettivi stati maggiori della Difesa.

L'incontro, oltre ad aver rappresentato un importante momento di scambio d'informazioni e condivisione di idee, concetti ed esperienze su temi quali i rispettivi processi di riorganizzazione/modernizzazione, le Multi Domain Operations e l'attività di Security Force Assistance, ha anche costituito l'occasione per presentare lo stato di avanzamento del progetto relativo alla trasformazione della divisione Vittorio Veneto in Multinational Division South (MND-S).

La delegazione inglese ha potuto, pertanto, visitare la divisione “Vittorio Veneto”. L’incontro, condotto dal comandante, generale di divisione Angelo Michele Ristuccia e dal suo staff, si è aperto con il briefing di presentazione del progetto MND-S, calibrato e concepito basandosi sulle attività svolte negli ultimi mesi e sulla metodologia di lavoro applicata che ha consentito all’unità di raggiungere la IOC (Initial Operational Capability), nel mese di marzo.

Hanno destato l’interesse degli ufficiali britannici le attività in cui è coinvolto il costituendo MND-S HQ: tra queste la partecipazione a esercitazioni di livello internazionale quali “Steadfast Jackal Exercise 2022” “Citadel Bonus Exercise 2023” e la “Loyal Leda Exercise 2024”.

Il generale Ristuccia, al termine del proprio intervento, ha sottolineato che: “C’è stato un grande impegno ed un ingente investimento da parte della Nazione e dell’Esercito per fare sì che la divisione sia pronta in termini di manning, equipaggiamenti, infrastrutture, addestramento e formazione per accogliere personale proveniente da paesi dell’Alleanza ed assicurare alla Nato di poter contare su di uno strumento moderno e flessibile, fully deployable, in grado di prender parte alle attività, alle operazioni e alle missioni dell’Alleanza, nell’ambito dei suoi three core task”.