Il ritorno del Panther

(di Tiziano Ciocchetti)
15/06/22

Nel corso dell’ultimo conflitto mondiale il Panzerkampfwagen V Panther, risolti i problemi meccanici iniziali, è stato il miglior carro armato schierato dai tedeschi.

Nell’edizione di quest’anno di Eurosatory, la Rheinmetall presenta il nuovo MBT KF51 Panther, probabilmente destinato a rivoluzionare il settore dei corazzati.

Il KF51 monta una nuova torre equipaggiata con un pezzo ad anima liscia da 130 mm L52, il Future Gun System, con caricamento automatico. Dopo anni di studi si è finalmente arrivati a superare il calibro standard degli MBT occidentali, il 120 mm, in luogo di un cannone che permettesse prestazioni balistiche superiori. Inoltre, sul Panther è possibile installare un lanciatore a 4 tubi per loitering munitions, quali le Hero 120 (autonomia di 60 minuti di volo con una testata bellica da 4,5 kg). Completa l’armamento una mitragliatrice coassiale da 12,7x99 mm.

Il Panther è un vero carro armato software-defined completamente abilitato a raccogliere e diramare informazioni sul campo di battaglia in un contesto multi-dominio.

Il nuovo carro della Rheinmetall utilizza un concetto di sopravvivenza innovativo, completamente integrato. Oltre alle misure classiche, infatti, l'architettura digitale del Panther consente la sopravvivenza a bordo, con tecnologie di protezione attiva, reattiva e passiva.

È stato progettato per un equipaggio di tre persone. All’interno dello scafo, oltre al pilota, possono essere alloggiati una stazione opzionale dedicata al comandante di compagnia e una all'operatore addetto al controllo delle loitering munitions.

Il peso del carro, in ordine di combattimento, è inferiore alle 50 tonnellate.

L’Europa continentale, a parte la Francia e l’Italia, è standardizzata sui Leopard 2A6/7 (con alcuni eserciti che hanno ancora in servizio la versione A4). La Polonia, dopo la cessione dei T-72 all’Ucraina, riceverà i carri statunitensi M-1A2 SEPᵥ.

Proprio il conflitto in corso in Ucraina sta evidenziando l’importanza di avere forze corazzate moderne e all’altezza delle minacce portate dai sistemi d’arma di ultima generazione.

Da questo punto di vista, l’Esercito Italiano, è in grosse difficoltà.

La linea carri è del tutto inadeguata con efficienti poco più di 30 Ariete, risalenti concettualmente agli anni ’80 dello scorso secolo e mai aggiornati.

Il programma che si vorrebbe lanciare per risolvere le obsolescenze del carro, in realtà, comporterà una spesa assai elevata (le ultime stime parlavano di 752 milioni di euro) senza comunque metterlo alla pari con gli altri MBT occidentali.

Ecco perché sarebbe il caso di puntare su un nuovo mezzo, senza contare che si dovrebbero sostituire anche gli IFV Dardo, coevi degli Ariete e come questi inadeguati ad affrontare i nuovi teatri operativi.

Acquisire sia l’MBT Panther che l’AIFV Lynx comporterebbe un significativo salto di qualità per la componente pesante dell’Esercito Italiano, ciò comporterebbe inoltre un forte risparmio, sia in termini di logistica che di addestramento.

Foto: Difesa Online