Il capo di stato maggiore del British Army, sir Patrick Sanders, afferma che l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha cambiato le prospettive dell’Esercito, ovvero deve essere messo in grado di combattere a fianco degli Alleati e pronto a sconfiggere la Federazione Russia sul campo di battaglia.
Il generale Sanders ha inoltre dichiarato, in un messaggio indirizzato alle truppe, che la portata della minaccia russa "dimostra che siamo entrati in una nuova era di insicurezza".
Le dichiarazioni del generale facevano parte di un discorso rivolto a tutti i gradi delle Forze Armate di sua maestà e ai funzionari pubblici, in un messaggio interno del 16 giugno scorso, tre giorni dopo aver assunto il comando del British Army. I media britannici, il 19 giugno, hanno citato ampiamente il messaggio.
La BBC ha citato una fonte della Difesa secondo cui il tono del messaggio non dovrebbe sorprendere: tutti gli eserciti (o quasi) si addestrano a combattere, ma la minaccia è chiaramente cambiata.
Tuttavia sono proprio le dichiarazioni di Sanders a segnare una cesura con il passato. Infatti, il capo di stato maggiore ha detto che è un suo preciso dovere rendere il British Army "il più letale ed efficace possibile", aggiungendo che l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha evidenziato come lo scopo principale dell'Esercito debba essere quello di proteggere il Regno Unito "e si rafforza l'esigenza di dissuadere una eventuale aggressione russa con la minaccia della forza". Spiegando che il suo obiettivo è di "accelerare la modernizzazione dell'Esercito per rafforzare la NATO e impedire alla Russia la possibilità di occupare altre parti dell'Europa".
Ovviamente le affermazioni di Sanders rientrano nella normale dialettica di una Potenza come la Gran Bretagna. Tuttavia piacerebbe anche a noi sentire simili esternazioni dal nostro capo di stato maggiore della Difesa ammiraglio Cavo Dragone. In una intervista a un tg della RAI, circa due mesi fa, a una domanda del giornalista circa lo status delle nostre FFAA in una situazione di crisi come quella ucraina, Cavo Dragone ha risposto che “saremmo pronti”. A noi sembra la stessa risposta che nel gennaio 2020 diede l’allora presidente del consiglio Conte (Conte bis) in merito a una possibile pandemia in Italia: “siamo prontissimi”.
Foto: UK MoD