Nell’ambito del modulo didattico sull’Etica e la Leadership, la Scuola Sottufficiali dell’Esercito ha ospitato un intervento del commissario tecnico della nazionale di Pallavolo maschile, Ferdinando De Giorgi, accompagnato dal pedagogista Guglielmo Bergamaschi, a favore degli allievi marescialli del XXV corso “Dovere” e XXVI corso “Fermezza”.
Il progetto tecnico e tattico – ha evidenziato il CT De Giorgi – deve intersecarsi con l’adesione convinta e diffusa da parte di ogni componente della squadra a principi e valori di riferimento, indispensabili per convogliare gli sforzi di tutti verso il raggiungimento degli obiettivi, quali la reciprocità, il senso di appartenenza, l’esempio, il concetto di fatica per guadagnarsi il risultato, il rispetto delle regole e degli altri.
Significativi i parallelismi con il percorso umano e formativo dei giovani allievi – ha sottolineato il comandante della Scuola, generale di brigata Roberto Vergori – a partire dalla loro scelta di vita che si proietta nel futuro, ma che trova i suoi modelli e cardini ideali nelle tradizioni e nei valori dell’essere “Soldato”, salvaguardando l’identità peculiare dell’Istituzione militare. L’esempio è tra i fattori principali con i quali misureranno le proprie capacità, una volta calati nelle realtà operative.
Il comandante di plotone è un ruolo complesso, che richiede personalità fortemente motivate, moralmente mature, fisicamente e tecnicamente preparate, autorevoli e consapevoli delle caratteristiche necessarie per esercitare una leadership efficace e credibile.