Il 9° reggimento sicurezza cibernetica “ROMBO” dell’Esercito Italiano ha concluso l’esercitazione “Defence Cyber Marvel 3 (DCM3)”, organizzata dal British Army e tenutasi dall’8 al 18 febbraio 2024, conquistando il 3° posto sulle 46 squadre partecipanti e il 2° posto tra quelle europee.
La partecipazione dell’Esercito alla DCM3 rappresenta un significativo passo avanti nella cooperazione internazionale, per la difesa delle infrastrutture critiche e dei sistemi informatici dalle minacce cibernetiche. L’esercitazione ha consentito di tracciare delle linee guida comuni e di massimizzare la sinergia tra le componenti specialistiche delle diverse nazioni.
Con oltre 1000 partecipanti, divisi in 46 team provenienti da 19 paesi, composti anche da forze di polizia ed agenzie governative dei diversi Stati intervenuti, la DCM3 rappresenta la più grande esercitazione Cyber europea, incentrata su ogni ambito dello spazio cibernetico.
Lo scenario, ambientato in un contesto geopolitico immaginario, ha richiesto ai team di esprimere competenze specialistiche all’avanguardia sviluppate con il contributo del mondo accademico: dall’informatica quantistica all’intelligenza artificiale e concentrandosi sulla difesa delle infrastrutture critiche e di impianti industriali. Inoltre, durante l’evento i team hanno avuto l’opportunità di addestrarsi nelle Cyber and Electro-Magnetic Activities (CEMA) operando sulle tecnologie che utilizzano lo spettro elettromagnetico e sfruttando le loro vulnerabilità.
Tutto questo è stato ricreato in un’ambiente simulato, contenente anche elementi di InfOps ed Intelligence, che ha messo a dura prova i team partecipanti, immergendoli in una sfida di alto livello organizzata dal centro eccellenza di cyber defence della NATO di Tallin (CCD-COE), in collaborazione con il British Army e più di 15 partner provenienti dal mondo dell’Industria.
Il team italiano, unitamente ad alcuni elementi del 5th military intelligence battalion britannico, ha dimostrato straordinarie capacità nella prevenzione, nella gestione e nella risposta ai diversi incidenti causati da più di 120 specialisti del CCD-COE, che hanno simulato attacchi dei più noti gruppi di hacker.
L’esperienza che ha visto impegnato il team del 9° reggimento sicurezza cibernetica “ROMBO” ha rappresentato l’occasione per affinare e potenziare la collaborazione con i partner europei, offrendo un ambiente di confronto e di crescita, sottolineando ancora una volta il valore di queste cooperazioni.