Un reparto della brigata marina San Marco ha effettuato una breve esercitazione simulando un’inserzione occulta di personale specialista, seguita da un raid anfibio e dalla successiva distruzione di una batteria missilistica situata sulla costa, il 4 settembre a San Vito, presso lo stabilimento elioterapico ufficiali della Marina Militare.
Le operazioni anfibie richiedono stretta collaborazione e coordinamento tra gli assetti e lo staff della brigata marina San Marco, le navi e il personale dell’aviazione navale.
Dall’elicottero SH-90, pilotato da personale addestrato a questo particolare tipo di operazioni, è avvenuto il rilascio degli operatori recon della brigata marina San Marco.
Una volta raggiunto il punto di rilascio in mare, il team recon composto da 4 operatori ha proseguito l’avvicinamento in immersione in maniera occulta sfruttando la propulsione di appositi trascinatori subacquei silenziosi e privi di emissioni.
Dopo aver raggiunto la spiaggia ed essersi accertati dell’esistenza delle condizioni di sicurezza per l’inserzione del resto della forza, il team ha simulato di trasmettere al comando della forza anfibia imbarcata, mediante le radio in dotazione, i dati relativi alla spiaggia.
Ricevuto il via libera, le squadre di assaltatori imbarcate sul battello d’assalto anfibio hanno messo in sicurezza l’area di sbarco e neutralizzato la batteria missilistica costiera al fine di non permetterne più l’utilizzo da parte dell'avversario simulato.
L’esercitazione condotta in arco mattutino ha permesso di assistere ad una delle attività che la brigata effettua con i suoi uomini e i suoi mezzi dimostrando come le forze da sbarco rappresentino uno strumento capace di rischierarsi e di operare in qualsiasi luogo a partire dal mare.