La Marina fa ritorno in Angola dopo 10 anni

(di Marina Militare)
30/10/24

Nave Borsini, in Operazione Gabinia, approda nel porto di Luanda (Angola) per effettuare una sosta logistica durante il suo impegno nel Golfo di Guinea.

Erano 10 anni che una nave della Marina Militare non toccava il suolo angolano, l’ultima volta fu il 30° gruppo navale a ormeggiare nel porto di Luanda nel 2014 con la portaerei Cavour, la rifornitrice Etna e la fregata Bergamini. Nave Borsini in quell’occasione faceva parte del 30° gruppo navale ma non ormeggiò in porti dell’Angola.

Grande ospitalità locale nei confronti di Nave Borsini. Il suo equipaggio è stato accolto calorosamente dalle autorità civili e militari locali fin dal suo arrivo in porto, a dimostrazione e testimonianza dell’importanza che i legami tra Angola e Italia rivestono ancora di più oggi.

Le numerose attività svolte durante l’intera durata della sosta, hanno contribuito a intensificare ancor di più il saldo legame di cooperazione internazionale, sancendo una presenza concreta della nostra Marina sul territorio, per la quale, l’ambasciatore d’Italia a Luanda, s.e. Cristiano Gallo, si è dichiarato lieto e profondamente orgoglioso durante i vari interventi nei quali ha presenziato a bordo del pattugliatore.

Proprio alla presenza dell’ambasciatore, il 25 ottobre, la nave italiana è divenuta sede di un importante corso medico sulla Gestione delle Emergenze dal titolo “Just in Time in Low Resource Settings”, svoltosi a cura dell’ONG Medici Con L’Africa CUAMM (Collegio Universitario Aspiranti Medici Missionari) in collaborazione con l’Istituto CRIMEDIM dell’Università di Novara, con l’obiettivo principale di fornire agli operatori sanitari, infermieri e biologi locali e stranieri presenti, un background comune di informazioni e nozioni sulle conoscenze specifiche per i disastri naturali e non, in un territorio, come quello africano, in cui tali situazioni emergenziali sono molto spesso all’ordine del giorno.

Al tramonto, invece, il tricolore esposto in maniera fiera, l’hangar e il ponte di volo allestiti come da “grandi occasioni”, hanno fatto da cornice ideale per consentire al comandante e l’equipaggio, con il supporto dell’ambasciata italiana, di ospitare 142 ospiti tra autorità civili e militari sia locali che straniere operanti sul territorio. Il tutto si è svolto alla presenza del capo di stato maggiore della Difesa Angolano, il rappresentante dell’Unione Europea in Angola, gli ambasciatori e ambasciatrici di O.N.U., Brasile, Francia, Germania, Giappone, Italia, Marocco, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svizzera e il Nunzio Apostolico che hanno potuto apprezzare la presenza dell’Unità in porto in un clima di gioviale e allo stesso tempo raffinata serenità.

Prima di ripartire e riprendere il suo impegno in Atlantico, infine, sono state effettuate diverse visite al comandante del Porto, al director nacional de Politica de Defesa e al comandante della squadra navale, nonché una visita organizzata al museo della storia militare e al museo della moneta a favore dell’equipaggio di Nave Borsini.