Nel corso della storia l’Impero russo ebbe sempre una forte struttura informativa e di polizia politica/segreta, a prescindere da chi ci fosse al potere. Infatti, nel 1826 venne creata, dallo zar Nicola I, la Terza sezione della cancelleria imperiale. Tale organo di sicurezza aveva compiti di repressione nei confronti dei dissidenti e degli irredentismi territoriali. La Terza sezione, a sua volta, venne sostituita nel 1881 dall’Okhrana (in russo significa “la guardia”), una vera e propria polizia politica al servizio dello zar.
Con la Rivoluzione d’Ottobre del 1917 i dirigenti bolscevichi diedero vita alla Ceka, la quale andò a sostituire l’Okhrana. La Ceka, di fatto, manteneva gli stessi compiti e i medesimi poteri della struttura precedente. È importante sottolineare che il nuovo organo di repressione dipendeva gerarchicamente dal Ministero dell’Interno e dal punto di vista politico era sotto controllo diretto del comitato centrale del partito comunista. I suoi agenti venivano reclutati tra i rivoluzionari più fedeli, e i suoi capi venivano scelti tra i più fidati dirigenti del partito.
Tuttavia, la Ceka non durò molto… nel 1922 divenne GPU (Amministrazione Politica dello Stato) e poco tempo dopo prese il nome di OGPU (Direzione Politica di Stato dell’Unione Sovietica).1
Nel 1934, la struttura assunse la denominazione di GUBG (Direzione generale per la Sicurezza dello Stato) e venne inglobata nella NKVD (Commissariato del Popolo per gli Affari interni). È bene ricordare che una figura di spicco della NKVD fu il famigerato Lavrentiji Pavlovic Berija (foto); quest’ultimo guidò l’organo di sicurezza dal 1938 al 1945.
Durante gli anni della Seconda guerra mondiale e in parte anche in quelli successivi l’apparato di sicurezza sovietico subì numerose trasformazioni. I vari organi di sicurezza cambiarono e ricambiarono nomi, vennero divisi, riunificati e suddivisi ancora fino al 1954. Infatti, la prima riorganizzazione reale e moderna avvenne in piena Guerra Fredda (nel 1954) con la creazione di due organi ben distinti: il KGB e la MVD.2
La MVD aveva compiti di polizia e di ordini pubblico ed era un organismo del Ministero dell’Interno; il KGB (Comitato per la Sicurezza dello Stato), invece, era un vero e proprio servizio segreto con compiti di spionaggio, sicurezza interna, polizia politica, controspionaggio, controllo delle frontiere, protezione personale dei leader di partito e comunicazioni riservate. Era suddiviso su cinque direzioni generali e dieci ordinarie. In merito al KGB, il generale Mario Mori scrive: “Il KGB era un Servizio che non aveva equivalenti nel mondo occidentale: si trattava di un vero e proprio ministero, che disponeva di un complesso apparato e comprendeva anche navi, aerei e oltre centomila uomini”.3 Chi lo controllava aveva un potere immenso in Unione Sovietica.
Importante ricordare che a fianco del KGB pullulavano numerosi servizi di informazione, emanazione diretta dei vari ministeri (esteri, commercio estero, cultura solo per citarne alcuni) e dei più importanti organismi politico-amministrativi, ai quali erano affidati determinati compiti di sorveglianza nell’ambito della propria sfera di influenza.
Tuttavia, per importanza c’era soltanto un servizio che poteva essere paragonato al KGB, ed era il servizio di spionaggio militare, il GRU (Direttorato Principale per le informazioni). Il GRU fu creato nel 1918 poco dopo la Rivoluzione d’Ottobre e aveva il compito di fornire all’Armata Rossa le informazioni necessarie per contrastare le forze controrivoluzionarie e mettere il governo nelle condizioni di fronteggiare l’ostilità delle potenze occidentali. Da sottolineare che il GRU non subì trasformazioni nel corso del tempo, a differenza di altri servizi. In aggiunta, tra i compiti del GRU figuravano: lo spionaggio strategico, lo spionaggio operativo e lo spionaggio bellico. Inoltre, il servizio operava sia all’interno che all’esterno del paese.
Da precisare che GRU e KGB erano autonomi, indipendenti l’uno dall’altro. Il loro unico punto in comune era il comitato centrale del partito comunista, a cui entrambi erano sottoposti per il controllo politico.
Si può affermare che (con il KGB) il GRU era la più grande centrale dello spionaggio sovietico.
Con la dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991 anche il KGB si dissolse, e venne sostituito con due nuove agenzie: FSB (Servizi federali per la sicurezza della Federazione Russa) e SVR (Servizio d’intelligence internazionale). L’FSB si occupa di sicurezza interna e fra le principali competenze vi è il controspionaggio, l’antiterrorismo, lotta al traffico di droga, indagini su determinati tipologie di reati, contrasto al crimine organizzato, salvaguardia delle attività economiche e controllo dei confini. L’SVR, invece, si occupa di reperire informazioni all’estero. Le missioni all’estero sono finalizzate alla raccolta di informazioni principalmente di carattere strategico, tecnologico, economico, scientifico, protezione di cittadini e istituzioni russe all’estero e sorveglianza elettronica.
Inoltre, tra i servizi creati dopo il crollo dell’Unione Sovietica c’è anche il FSO (Servizio di Protezione Federale). Tale agenzia ha il compito della protezione delle alte cariche dello Stato, del presidente e di alcune strutture. Tra i suoi compiti rientra anche la custodia del Cheget, ovvero la valigetta “atomica russa”. In aggiunta, l’FSO ha il comando del reggimento presidenziale, l’unità che si occupa della Protezione del Cremlino.
Il GRU, come accennato in precedenza, non subì trasformazioni da quando fu creato. Infatti, è attivo ancora oggi ed è il servizio segreto militare delle forze armate russe, e tra le principali attività vi è lo spionaggio scientifico ed economico a finalità militari attraverso attività HUMINT, SIGINT, IMINT e spionaggio informatico. Inoltre, grazie alle unità militari, può svolgere tutta una serie di operazioni sul campo che vanno dai sabotaggi in territorio nemico al supporto di eserciti o milizie alleate, fino ad arrivare a vere e proprie operazioni militari.
1 Da ricordare che il 30 dicembre 1922 nacque l’Unione Sovietica
2 Cfr. A. Pagani, Manuale di intelligence e servizi segreti. Antologia per principianti, politici e militari, civili e gente comune, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2019, p. 288
3 M. Mori, Servizi Segreti. Introduzione allo studio dell’intelligence, Grisk, Roma, 2015, p. 190
Foto: web / archivio RIA Novosti