Gli Usa chiudono 15 basi in Europa, ma l'Italia ne esce rafforzata

09/01/15

Quindici basi militari in Europa non saranno più utilizzate dalle forze armate statunitensi. Washington, cosi facendo, risparmierà 500 milioni di dollari l’anno. E’ quanto conferma il Dipartimento della Difesa USA in una nota ufficiale diramata poche ore fa.

Il Dipartimento della Difesa – si legge nella nota - ha annunciato il consolidamento di alcune infrastrutture degli Stati Uniti in Europa e la restituzione ai paesi ospitanti di quindici siti. Una decisione che consentirà un risparmio di almeno 500 milioni di dollari l'anno.

Le basi che vedranno una chiusura parziale o totale sono quelle attualmente dislocate nel Regno Unito, Germania, Belgio, Olanda, Italia e Portogallo. Per il segretario alla Difesa Chuck Hagel non si tratta di un ridimensionamento della capacità militare degli USA in Europa, ma “di un trasformazione necessaria che aiuterà a massimizzare le nostre capacità militari in funzione dei nostri importanti partenariati europei e della NATO” (ad essere cinici, sembrerebbe volere dire “adesso iniziate a proteggervi da soli”).

Secondo il Dipartimento della Difesa, la riduzione del numero delle basi militari americane in Europa non avrà un effetto sulla “European Reassurance Initiative”, lanciata dagli Stati Uniti per aumentare le capacità militari dei suoi alleati in Europa orientale nel contesto della crisi ucraina.

Gli Stati Uniti hanno installazioni militari in tutta Europa. Bulgaria, Germania, Italia, Grecia, Spagna, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito ospitano vari reparti dell’US Army,US Navy ed Air Force oltre alle forze di intervento rapido del Corpo dei Marine.

E’ comunque innegabile che la notizia abbia avuto un tempismo perfetto. La volontà di chiudere quindici basi in Europa, infatti, giunge poche ore dopo la decisione di creare, presso la base Lakenheath della RAF, in Inghilterra, il primo Joint Strike Fighter Group permanente. Due squadroni di F-35 e 1200 uomini del programma JSF giungeranno presso la base Lakenheath nel 2020. Di riflesso, la base di Mildenhall, sempre in Inghilterra, sarà chiusa ed i suoi 3200 militari statunitensi oggi schierati ritorneranno a casa. La decisione di creare il primo Joint Strike Fighter Group permanente in Inghilterra – scrivono dal Dipartimento della Difesa – porterà maggiori opportunità di collaborazione, formazione e sostegno tra gli Stati Uniti ed il Regno Unito.

Gli USA abbandoneranno le basi della RAF di Mildenhall (comando delle forze speciali USA con il 352° Special Operations con 3200 militari in totale) Alconbury e Molesworth. Tutte le operazioni si concentreranno sulla base della RAF di Croughton. Secondo il Dipartimento della Difesa le truppe americane in Europa si attesteranno sulle 67 mila unita.

Germania ed Italia riceveranno altre truppe, anche se sono previsti alcuni anni prima che si concluda il nuovo dispiegamento previsto dal Pentagono.

La chiusura delle basi ed il successivo dispiegamento costerà, secondo il Dipartimento della Difesa 1,4 miliardi dollari. E’ certo che le basi tedesche di Ramstein e Spangdahlem riceveranno altri aerei e personale. Oltre ai numerosi compiti che assolve, la base di Ramstein, uno dei più trafficati aeroporti della US Air Force, riceverà anche 15 KC-135 Stratotanker e circa 700 uomini del 100 ° Stormo di rifornimento di stanza a Mildenhall.

Il comando delle operazioni speciali andrà a Spangdahlem, dove saranno schierati dieci CV-22 Ospreys e dieci MC-130J oltre al personale associato dal 352° Special Operations Group.

Il 606° Air Control Squadron e 300 uomini del personale di Spangdahlem, saranno trasferiti ad Aviano, cosi da liberare spazio nella base tedesca per l’arrivo delle forze speciali. Lakenheath ospiterà gli F-35 a partire dal 2020, ma almeno fino all’estate del 2016 manterrà gli F-15. Da rilevare che almeno fino al 2025, Aviano non ospiterà gli F-35 USA, ma resta un’opzione valida per il futuro.

Per quanto riguarda l'Esercito, la decisione è quella di chiudere soltanto i piccoli avamposti e non gli importanti centri operativi. Certa la soppressione di due brigate a Bamberg e Schweinfurt in Germania, mentre in Portogallo, la base di Lajes sarà fortemente ridimensionata.

Franco Iacch

(foto: US DoD)