I tedeschi hanno il proprio bersaglio: eliminare il rapper dell'ISIS

11/02/15

Un rapper tedesco entrato tra le fila dell’Isis, è apparso in un video mentre solleva una testa mozzata, esortando altri musulmani radicali a lasciare la propria patria e ad unirsi insieme a lui sui campi di sterminio in Siria ed Iraq.

Anche i tedeschi hanno il proprio bersaglio da eliminare ad ogni costo.

Deso Dogg, il cui vero nome è Denis Cuspert, è stato un mediocre cantante della scena musicale berlinese prima di entrare a far parte di Al Qaeda e poi delle fila dell’Isis.

L’eliminazione di Cuspert è stata disposta dal governo tedesco dopo che il Dipartimento di Stato Usa lo ha definito come “terrorista globale”.

L’uomo è apparso in numerosi video di propaganda volti al reclutamento di jihadisti tedeschi.

Nell’ultimo video, diramato da un gruppo di attivisti con sede a Raqqa, Cuspert si mostra insieme ad altri fondamentalisti mentre sparano ad una persona e poi durante una decapitazione. Nel video, Cuspert non uccide nessuno, ma solleva la testa mozzata, definendo quel morto come nemico dell’Isis.

Gli Stati Uniti hanno inserito l’ex cantante tedesco nella lista dei terroristi globali proprio poche ore fa, mentre la Germania sarebbe da qualche tempo a conoscenza dei numerosi atti criminali perpetrati da Cuspert in Siria.

Berlino, fino ad oggi, non aveva inviato alcun reparto scelto per combattere l’Isis. La questione Cuspert, però, ha cambiato radicalmente la posizione tedesca nel conflitto. Un team formato esclusivamente da “Killer Cacciatori” appartenenti alla Division Schnelle Kräfte, supportato da droni armati a copertura di possibili bersagli, sarebbe già in viaggio verso l’Iraq per riportare in patria la testa di Cuspert. Missione di certo non facile, considerando il ruolo essenziale del 39enne all’interno dell’organizzazione dello Stato Islamico.

Secondo i servizi segreti tedeschi raggiunti da FoxNews, il rapper che ora si identifica come Abu Talha al-Almani è, insieme al chierico austriaco Mohammed Mahmoud, il leader del contingente tedesco dello Stato islamico.

Cuspert, ormai, è un bersaglio DOA (dead or alive/vivo o morto). La sua eliminazione è in cima alle priorità di Usa e Germania, ma l’ordine è stato diramato all’intera Task Force Black, il comando che annovera tutti i reparti speciali schierati contro l’Isis.

Cuspert è considerato alla stregua del tagliagole inglese John il Jihadista. Per quest’ultimo la Gran Bretagna ha “dedicato” un team formato esclusivamente da Sas, chiamato i “Sessanta”.

Basti pensare che la decisione degli Stati Uniti di designare un cittadino europeo come "terrorista globale" è un fatto raro, resa nota durante l’ultima visita del cancelliere tedesco Angela Merkel a Washington.

Secondo il Dipartimento di Stato, Cuspert non deve lasciare vivo il califfato dello Stato Islamico.

Prima di diventare un killer al soldo dell’Islam radicale, Cuspert era un piccolo criminale i cui testi rap, però, avevano già rivelato una mente oscura e contorta. Figlio di un ghanese che ha poi abbandonato lui e la madre, Cuspert ha registrato tre album per un'etichetta gangsta rap con sede a Berlino, riscuotendo un certo successo con il singolo "Willkommen in meiner Welt" (Benvenuti nel mio mondo) nel 2010 .

Benvenuti nel mio mondo pieno di odio e sangue – recita un passaggio del singolo - le anime dei bambini piangono sommessamente quando gli angeli neri cantano.

Si sarebbe convertito all’Islam nel 2010 dopo un incidente automobilistico in cui stava perdendo la vita. Da allora, la sua musica ha iniziato a sostenere la jihad violenta.

Nel 2012, Cuspert lascia la Germania per la Siria dove entra a far parte di Al Qaeda.

Quando lo Stato islamico si stacca dal gruppo terroristico dietro agli attentati dell’11 settembre, Cuspert consacra la sua fedeltà al leader dell’Isis Abu Bakr al-Baghdadi.

Nel settembre dello scorso anno, i servizi segreti tedeschi con l’agenzia di intelligence Verfassungsschutz, pubblicarono un’analisi di 25 pagine dedicata proprio a Cuspert dal titolo "Denis Cuspert: la carriera di jihadista". Nel rapporto, l’uomo è definito come “uno dei primi propagandisti salafiti, impegnato e determinato jihadista ad emergere nella società tedesca”.

Sarebbero almeno tremila gli occidentali tra le fila dell’Isis: 320 sarebbero tedeschi . I combattenti stranieri hanno preso parte ad alcuni dei crimini più barbari del gruppo terrorista, comprese le stragi della tribù Sh'aitat in Siria e della tribù Albu Nimr in Iraq, così come le esecuzioni pubbliche quotidiane a Raqqa.

Franco Iacch